Manca ormai poco alla WWDC22, la conferenza per sviluppatori di Apple nel corso della quale dovrebbero essere annunciati i nuovi sistemi operativi, inclusa la versione preliminare del futuro macOS 13.
Come da tradizione, ogni anno Apple aggiorna i suoi sistemi operativi per Mac, iPhone, iPad, Apple Watch, Apple TV e quant’altro. Anche quest’anno non dovrebbero esserci eccezioni, e oltre a iOS 16, iPadOS 16, watchOS 9 e compagnia cantante, il 6 giugno sarà probabilmente presentata anche la prima beta di macOS 13. Come di consueto la beta 1 sarà inizialmente disponibile per i soli sviluppatori e dopo qualche settimana (probabilmente a inizio luglio) allargata ai beta tester. La versione definitiva del nuovo sistema operativo per Mac dovrebbe arrivare per fine settembre o inizio ottobre.
Per la nuova versione di macOS che vedremo quest’anno, ci attendiamo una sempre maggiore integrazione tra macOS e iPadOS/iOS, la possibilità di eseguire backup su iCloud, funzionalità aggiuntive legate ai Comandi Rapidi e forse è la volta buona anche per l’app Salute su macOS.
Il nome in codice di macOS 13
Con ogni nuovo sistema operativo, Apple indica un nome in codice. Terminati i grandi felini (Tiger, Lion, Mountain Lion, ecc.), ha cominciato a usare i nomi di località californiane (Mavericks Yosemite, El Capitan, Sierra, High Sierra, Mojave, Catalina e Big Sur, Monterey). In California sono sterminati i luoghi dai quali prendere “ispirazione” per il nome del nuovo sistema, inclusi Sequoia, Lake Tahoe Thousand Oaks, e ci sono nomi che Apple hai passato già registrato come marchi associati a sistemi operativi: Mammoth, Skyline e in precedenza anche Condor, Diablo, Farallon, Grizzly, Miramar, Redtail, Shasta e Tiburon. Le ultime voci indicano come “papabile” il nomignolo “Mammoth“, riferimento alla località “Mammoth Lakes” tra le montagne della Sierra Nevada.
Novità macOS 13
Non sappiamo ancora quali saranno le novità di macOS 13 e se questo sarà disponibile solo per i Mac con CPU Apple (M1 e seguenti) o anche per i Mac con CPU Intel. È molto probabile che Apple, almeno per quest’anno, decida di distribuire il sistema per macchine di vecchia (CPU Intel) e nuova generazione (CPU serie M1), probabilmente le stesse sulle quali attualmente gira macOS 12 Monterey.
Per quanto riguarda novità specifiche è emerso pochissimo Una delle novità di cui si vocifera, è il backup di Time Machine su iCloud, alla stregua di quanto è già possibile fare su iPhone, iPad e Apple Watch. Con Apple sempre più impegnata sul versante Salute, non stupirebbero inoltre novità per consentire di visualizzare/gestire dati ottenuti da iPhone e Apple Watch anche su Mac.
Sarebbe ora di avere maggiore controllo sulle finestre, offrendo la possibilità di organizzarle con avanzate funzionalità di snap, facilitando la suddivisione in “quadranti”, alla stregua di quanto è possibile fare con varie utility di terze parti (es. BetterSnapTool e Magnet). Anche il supporto a elementi multipli nella clipboard sarebbe il benvenuto; al momento è possibile copiare un solo elemento nella clipboard, direttamente dal Mac e anche copiare e incollare elementi da iPhone e iPad ma capita di avere la necessità di avere più elementi da copiare e incollare e per funzioni di questo tipo ora bisogna rivolgersi a utility di terze parti. Altra novità che ci piacerebbe vedere: la possibilità di sbloccare il Mac con l’iPhone (così come è già possibile fare ora con Apple Watch).
Nuove funzioni di accessibilità
A maggio di quest’anno, Apple ha annunciato l’arrivo di nuove funzioni software progettate per le persone con disabilità motorie, visive, uditive e cognitive. Cupertino ha espressamente riferito che, nel corso dell’anno, gli aggiornamenti software per TUTTI i suoi sistemi operativi introdurranno importanti novità per le persone con disabilità agli arti e per le persone cieche o ipovedenti.
Apple ha espressamente riferito che introdurrà Live Captions su iPhone, iPad e Mac, funzionalità pensata per le persone sorde o con difficoltà uditive. L’utente potrà seguire più facilmente qualsiasi contenuto audio, non solo quando è al telefono o su FaceTime, ma anche quando utilizza app di video conferenze o social network, guarda contenuti multimediali o parla con la persona accanto. Per semplificare la lettura, sarà anche possibile regolare le dimensioni del testo. Su FaceTime, Live Captions assocerà il dialogo trascritto automaticamente ai diversi partecipanti della chiamata, così le chiamate di gruppo diveteranno ancora più comode per chi ha difficoltà uditive. E quando viene usata per le chiamate su Mac, si può scegliere di digitare una risposta e di farla leggere ad alta voce in tempo reale per le altre persone che partecipano alla conversazione.
VoiceOver, il lettore di schermo per persone cieche o ipovedenti, integrerà il supporto per oltre 20 nuove lingue e varianti linguistiche, tra cui bengali, bulgaro, catalano, ucraino e vietnamita. L’utente potrà scegliere tra decine di nuove voci, ottimizzate per le funzioni di accessibilità nelle diverse lingue. Queste nuove lingue, variante linguistiche e voci saranno disponibili anche per le funzioni di accessibilità “Leggi selezione” e “Leggi schermo”. Inoltre, ha fatto sapere Apple, chi usa VoiceOver sul Mac può usare il nuovo strumento Text Checker per individuare errori di formattazione comuni, come doppi spazi o maiuscole errate, semplificando la correzione di documenti o email.
L’app Libri offrirà nuovi temi e introdurrà delle opzioni di personalizzazione, come la possibilità di aggiungere il grassetto e regolare la spaziatura tra righe, caratteri e parole per rendere ancora più accessibile l’esperienza di lettura.
Su quali macchine funzionerà macOS 13?
Con ogni probabilità, il nuovo sistema funzionerà su tutte le macchine sulle quali gira ora macOS 12 Monterey e quindi:
- MacBook 2016 e seguenti
- MacBook Air 2015 e seguenti
- MacBook Pro 2015 e seguenti
- Mac mini models 2014 e seguenti
- iMac models 2015 e seguenti
- iMac Pro
- Mac Pro models 2013 e seguenti
- Mac Studio
Quando sarà disponibile macOS 13?
Come accennato, una prima beta di macOS 13 dovrebbe essere presentata il 6 giugno nel corso della conferenza per sviluppatori. Le prime release beta saranno disponibili per gli sviluppatori e riservate ad alcune tipologie di beta tester; nelle settimane successive saranno rilasciate man mano nuove beta, incluse quelle per gli iscritti al programma beta pubblica che consente a chiunque lo desideri di provare in anteprima il nuovo sistema. Per la versione definitiva bisognerà aspettare fine settembre o le prime settimane di ottobre, come da consuetudine: macoS 12 Monterey è stato rilasciato ufficialmente il 25 ottobre 2021; macOS 11 Big Sur è stato distribuito ufficialmente il 12 novembre 2020; macOS 10.15 Catalina è stato rilasciato il 7 ottobre 2019; Mojave il 24 settembre 2018, High Sierra il 25 settembre 2016, Sierra il 20 settembre, El Capitan il 30 settembre 2015, Yosemite il 16 ottobre 2014 e Mavericks il 22 ottobre 2013. Le prime settimane di ottobre, sembrano dunque quelle più probabili per il lancio del nuovo sistema.
Per conoscere veri e propri dettagli sulla futura versione di macOS basta attendere la WWDC22 e seguire il nostro sito: appena avremo modo di mettere le mani sul nuovo sistema, illustreremo le novità più importanti.
Rimandiamo a questo articolo di macitynet per sapere tutto quello che Apple potrebbe presentare, tra nuove versioni dei sistemi operativi ma anche possibili novità hardware, in occasione della conferenza mondiale degli sviluppatori Apple WWDC 2022.