Si chiama Language Switcher, e rende ancora più flessibile una funzionalità che mette Mac OS X anni luce avanti la sua concorrenza. Il software è un freeware scaricabile da qui, per un peso di circa 1,2 Megabyte, giunto ala versione 1.1.5 e compatibile con Mac sia in versione Intel che PowerPc, purché dotati di Mac OS X 10.5 (ma funziona anche con 10.6 senza problemi).
Non tutti forse sanno che il Mac arriva con un sistema operativo dotato di serie già di tutte le lingue di localizzazione: qualsiasi Mac può in un attimo essere trasformato grazie al Finder in un computer francese, spagnolo, tedesco, giapponese, americano. E così è anche per quanto riguarda le singole applicazioni. Tanto è vero che il Finder ha un ordine di lingue preferite, che seguono quella impostata, e permette di “saltare” nel caso ad esempio la nostra applicazione preferita non sia dotata di localizzazione in italiano, alle altre lingue in ordine decrescente.
Ma cosa succede quando vorremmo che la lingua in cui si apre ad esempio TextEdit sia il portoghese ma il resto del sistema operativo e degli applicativi ci piacerebbe restasse in italiano? Smanettando nel Finder è possibile settare anche questa modalità , ma non è affatto comodo. Bisogna agire applicazione per applicazione, e invece Language Switcher permette di centralizzare e semplificare l’operazione. Ed è oltretutto gratuito. Come lasciarselo scappare?