Il chip A15 Bionic dei nuovi iPhone 13 è una semplice evoluzione dell’A14 o è qualcosa di più? Apple nella presentazione dei nuovi dispositivi ha usato i soliti superlativi, evidenziando che L’A15 è “il processore più veloce su uno smartphone”, “più potente di tutti i suoi principali concorrenti sul mercato”, senza entrare troppo nei dettagli, evidenziando principalmente peculiarità quali la GPU 5-core dei modelli Pro che offre le prestazioni grafiche “fino al 50% più veloci rispetto alla concorrenza”, una nuova CPU 6-core con due nuovi core ad alte prestazioni e quattro nuovi core ad alta efficienza “fino al 50% più veloce della concorrenza” e indicando qualche dettaglio sul Neural Engine, in grado di eseguire 15.800 miliardi di operazioni al secondo, alla base di funzionalità quali la modalità Cinema, lo Smart HDR 4 e molto altro
Il sito francese Macg ha messo insieme un po’ di dati ottenuti dai primi benchmark con Geekbench, permettendo di ottenere alcuni dettagli sulle prestazioni del system-on-chip. L’A15 integra due nuovi performance core e quattro efficiency core; sul versante GPU abbiamo quattro core per l’iPhone 13 standard e cinque core per l‘iPhone 13 Pro.
iPhone 13 | iPhone 13 Pro | iPad mini 6 | |
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Test single-core | 1724 | 1729 | 1596 |
Test multi-core | 4587 | 4610 | 4558 |
Metal (GPU) | 10608 | 14493 | n.c. |
Frequenza | 3,23 GHz | 3,22 GHz | 2,93 GHz |
RAM | 4 GB | 6 GB | 4 GB |
I numeri della tabella sopra non dicono molto sulle prestazioni dell’A15 rispetto all’A14 dell’iPhone 12, ma forse questo grafico è più eloquente:
In dettaglio:
- iPhone 13 e iPhone 13 Pro: per le operazioni single-core, il processore dell’A15 è circa il 10% più veloce dell’A14;
- Phone 13 e iPhone 13 Pro: per le operazioni multi-core, il processore dell’A15 è circa il 17% più veloce dell’A14;
- iPhone 13: nei test Metal, il processore grafico integrato nell’A15 risulta circa il 16% più veloce di quello dell’A14;
- iPhone 13 Pro: nei test Metal, il processore grafico integrato nell’A15 risulta essere circa il 59% (!) più veloce di quello dell’A14.
Non sorprende che i cinque core GPU dell’iPhone 13 Pro consentano di ottenere un notevole balzo alle prestazioni dell’A15 (+ 59%) rispetto all’A14, che, ricordiamo, ha solo quattro core. Ma la GPU dell’iPhone 13, anche con i suoi quattro core, permette di ottenere un guadagno del 16% rispetto all’A14.
In termini di processore, i guadagni sono più modesti ma ad ogni modo evidenti, con un aumento del 10% nei task single-core e del 17% nei task multi-core.
Per quanto riguarda l’iPad mini 6, i benchmark rivelano un chip A15 ci viaggia ad una frequenza di clock pari a 2,9GHz, mentre il medesimo processore presente su iPhone 13 o iPhone 13 Pro riesce a raggiungere i 3,2GHz. Questo non impedisce un serio guadagno rispetto all’A12 della generazione precedente del tablet: + 43% nelle attività single-core e + 62% nelle attività multi-core. Non sono al momento disponibili benchmark per i Metal test (prestazioni grafiche); in termini di potenza la differenza dovrebbe essere percepibile in stress test con attività importanti a livello grafico o processi particolarmente pesanti da elaborate. Il piccolo iPad Mini sembra ad ogni modo in grado di eseguire tutto e di più, grazie al processore di nuova generazione A15 Bionic. Nell’ambito della presentazione dei prodotti, Apple ha riferito che il nuovo iPad Mini con A15 Bionic è il 40% più veloce nelle prestazioni in single core e fino al 70% più veloce nei carichi di lavoro in multi core rispetto al vecchio iPad Mini di quinta generazione che utilizzava il SoC Apple A12.