Molti Mac con processore Intel prodotti negli ultimi anni integrano il “Turbo Boost”: è una tecnologia di Intel che permette di accelerare le prestazioni della CPU e della grafica nei picchi di carico, permettendo automaticamente ai core del processore di operare a una frequenza superiore rispetto a quella nominale quando operano al di sotto dei limiti di potenza, corrente e temperatura specificati. L’attivazione del Turbo Boost e la quantità di tempo impiegato dal processore in tale stato variano in base al carico di lavoro e all’ambiente operativo. In ogni caso, quando il Turbo Boost è attivo il processore opera alla massima frequenza possibile, aumentandola dinamicamente fino a raggiungere il limite superiore di frequenza. Il meccanismo è utile, ad esempio con i portatili, giacché consente di risparmiare batteria, attivando il funzionamento a frequenze maggiori solo quando necessario.
Il sito RedmondPie segnala un’utility che consente di attivare/disattivare manualmente il Turbo Boost. L’utility in questione può essere utile se non abbiamo bisogno del massimo della velocità e vogliamo aumentare la durata della batteria del portatile, consentendo di portare a termine un lavoro anche in condizioni di scarso livello della batteria. Se il vostro Mac supporta il Turbo Boost, potete attivare/disattivare manualmente l’opzione aprendo l’utility Turbo Boost Switcher dalla barra dei menu. Ovviamente quando il Turbo Boost è disattivato, il processore funzionerà sempre e comunque a frequenza ridotta, con conseguente impatto sulle prestazioni dei vari applicativi.
L’applicazione non è “firmata” e per la prima esecuzione è necessario consentire l’esecuzione di app provenienti da sviluppatori non identificati (basta, ad esempio, avviare l’applicazione, andare nelle Preferenze “Sicurezza e Privacy” e scegliere “Apri comunque”).