Il 2013 dovrebbe essere l’anno buono per l’addio di Apple ai processori forniti da Samsung. La convinzione, per ora fondata su supposizioni di carattere strategico, che Cupertino sospenderà gli ordinativi di chip della serie “A” passando ad un altro fornitore, si rafforza con le notizie provenienti da TSMC. La societò taiwanese specializzata in produzione di componenti per clienti che sono privi di fabbriche proprie, è il principale candidato a prendere il posto di Sanmsung nel porfolio fornitori di Apple, ha infatti affermato che nel 2012 è stata in grado di fornire il 100% di processori a 28 manometri e che nel corso del 2013 triplicherà la propria produzione.
Secondo la maggior parte dei produttori un simile incremento di vendite non sarebbe possibile se Apple non entrasse a fare parte dei clienti di TSMC. Il passaggio a 28 manometri dei processori A6 è per altro la più scontata delle innovazioni che ci si possono attendere dal lancio della prossima generazione dei chip e dei dispositivi della Mela e non a caso secondo alcune fonti cinesi la sperimentazione sarebbe già iniziata in fabbriche asiatiche, anche se l’obbiettivo di Apple sarebbe quello di aiutare TSMC a costruire linee di produzione sul territorio americano, questo per accorciare la filiera di approvvigionamento e avere a disposizione impianti dei quali prenotare quantità di produzioni ben precise senza essere costretta a condividere spazio con altri concorrenti.
Ricordiamo che al momento TSMC è l’unica, almeno per ora, fabbrica in grado di fornire ad Apple un supporto per creare processori da 28 nanometri. Samsusung, questioni concorrenza a parte che stanno spingendo Apple ad affrettare l’abbandono dell’alleanza, solo nella seconda metà dell’anno aggiungerà linee da 28 manometri alla sua fabbrica di Austin in Texas