Addio, forse temporaneamente, a Samsung per il processore di iPhone 7. Secondo alcuni analisti l’A10 di Apple che dovrebbe rappresentare la prossima generazione della componente, sarà prodotto esclusivamente da TSMC. Sono Steven Pelayo e Lionel Lin di HSBC a dirlo in una nota inviata agli investitori.
Ricordiamo che l’attuale chip della serie A9 è prodotto in percentuali variabili (dal 60% al 70%) da Samsung e da TSMC (tra il 30% e il 40% dei chip); il precedente A8 visto nel 2014 era prodotto in gran parte da TSMC e successivamente anche da Samsung ma in misura minore.
Apple sarebbe stata allettata dalla tecnologia fan-out (InFO), un avanzato processo per il packaging dei processori che permette di incrementare la banda delle comunicazioni, mantenendo bassi i costi di produzione, ridurre i consumi e che può essere sfruttato per costruire SiP, vale a dire sistemi integrati in un unico pacchetto.
Non è la prima volta che si parla di un addio a Samsung, un passaggio che sarebbe dolorosissimo per i coreani che ricavano da Apple un enorme fatturato producendo per la concorrente le CPU, ma se la voce sulla tecnologia InFO di TSMC fosse vera, Apple potrebbe realizzare processori e schede logiche molto più compatte ed efficienti, condizione essenziale per ridurre lo spessore dei dispositivi o per impiegare lo spazio disponibile per incrementare la batteria o integrare altre componenti. Per scalzare la concorrente, Samsung dovrebbe essere in grado di offrire qualche cosa di simile.
Il business InFO potrebbe significare denaro sonante per TSMC, con ricavi per la fonderia di taiwanese calcolati tra i 2.2 e i 2.5 miliardi di dollari per il solo chip A10. TSMC nel 2016 dovrebbe incassare complessivamente da Apple circa 4.6 miliardi di dollari, un incremento rispetto ai 3.7 miliardi previsti per il 2015.