Oltre che negli Stati Uniti e in Giappone, TSMC è in trattativa per l’apertura di uno stabilimento per la produzione dei processori anche in Germania; questo stabilimento richiede investimenti ingenti che i taiwanesi non intendono accollarsi da soli.
Secondo quanto riferisce Bloomberg, TSMC sta discutendo del progetto da 11 miliardi di euro con un consorzio di imprese che vede la partecipazione di Nxp Semiconductors, Robert Bosch e Infineon Technologies.
Per la costruzione di un impianto di fabbricazione di chip in Sassonia, sarebbero previsti 7 miliardi di sovvenzioni (soprattutto dall’Europa) con l’obiettivo di raddoppiare la quota di mercato europea nella produzione di chip entro il 2030.
Ad aprile, l’Ue ha approvato il Chips Act da 43 miliardi di euro per sostenere la produzione interna e il consorzio di imprese prima citato è in trattative con i funzionari sulla dimensione del pacchetto di sovvenzioni.
TSMC spera di ottenere il via libera entro agosto. L’impianto che l’azienda taiwanese sta costruendo in Giappone con suoi partner costa 8,6 miliardi di dollari e quasi la metà delle spese è a carico del governo; anche negli Stati Uniti ci sono investimenti in corso per la costruzione di due impianti in Arizona ma le discussioni con la Casa Bianca sulla quantità delle sovvenzioni si sono complicate negli ultimi mesi: TSMC vuole ottenere sussidi per circa 15 miliardi di dollari e ha espresso preoccupazione su alcune regole imposte da Washington per quanto riguarda la richiesta di condividere i profitti derivanti dei due impianti e quella di fornire “informazioni dettagliate” in termini operativi.
La struttura tedesca dovrebbe occuparsi soprattutto della produzione di chip a 28 nanometri (adatti, ad esempio, al settore automotive).
La scelta della Germania è dettata dalla forte presenza in loco di player complementari all’attività di TSMC. Anche Apple vanta la presenza di strutture per lo sviluppo di chip in Germania ed è qui che a quanto pare sta lavorando ai futuri chip modem 5G.