Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (meglio nota come TSMC), la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori al mondo che vanta tra i suoi clienti Apple con la produzione dei vari SoC per iPhone e iPad, è sulla buona strada per iniziare a produrre chip usando il processo di produzione a 3nm, tecnologia di processo che dovrebbe permettere di produrre chip di nuova generazione entro il 2022.
La fonderia sta intanto migliorando il nodo produttivo a 5nm, procedendo a grandi falcate, con dati incoraggianti che lasciano immaginare una roadmap senza intoppi verso i 3nm, un risultato incredibile e che fino a poco tempo addietro sembrava fantascienza.
Tanti i clienti potenziali dell’azienda taiwanese, incluso il più importante: Apple, che, se si confermerà quanto si vocifera, ovvero il passaggio dei Mac da processori Intel ad architettura ARM, avrà bisogno di TSMC non solo per i chip di iPhone e iPad ma anche dei futuri Mac.
Il sito DigiTimes riferisce che la tabella di marcia che dovrebbe portare verso la tecnologia di processo a 3 nm, procede come previsto. Se le indiscrezioni sono vere, e Apple continuerà nella presentazione dei nuovi iPhone con la tipica cadenza annuale, dovremmo vedere in sequenza i SoC: A14, A15 e A16, quest’ultimo creato con il nodo a 3nm.
Per i chip con tecnologia a 5nm, TSMC è pronta a incrementare la capacità produttiva, un nodo che offre vantaggi non solo per i SoC o super CPU ad alte prestazioni ma anche i modem 5G essendo questo protocollo di comunicazione più esoso dal punto di vista energetico. A questo proposito a febbraio di quest’anno è circolata voce secondo la quale Qualcomm avrebbe deciso di rivolgersi a TSMC per chip-modem di nuova generazione che dovremmo vedere a partire dal prossimo anno sugli smartphone.
E se i 3nm non bastano, ad aprile di quest’anno è circolata voce secondo la quale TSMC sta già lavorando sui 2nm, probabilmente l’ultimo nodo a utilizzare i macchinari e i materiali attuali. Sviluppare tecnologia prima a 7 nm e poi a 5 nm, è stata una delle grandi sfide del settore dei semiconduttori. Tra i benefici dalla riduzione delle dimensioni: prestazioni più elevate, minore fabbisogno di energia e riduzione dei costi (per fattori di scala). Gli sforzi per arrivare a produrre chip con tecnologia a 2 nanometri dovrebbero tradursi in miglioramenti del rapporto potenza/prestazioni per le future generazioni di chip che verranno impiegati, tra le altre cose, anche nel settore mobile.
Ricordiamo che, ormai da diversi anni a questa parte, tutti i processori che Apple progetta e impiega su iPad, iPhone e non solo sono costruiti negli stabilimenti di TSMC. Per gli iPhone delle ultime due generazioni, da iPhone XR e XS del 2018 quindi fino agli iPhone 11 Pro di quest’anno, i processori Apple sono costruiti da TSMC con processo a 7 nanometri, ulteriormente migliorato per i processori Apple A13 Bionic degli iPhone 11.
Da mesi il costruttore di Taiwan ha completato test e prime prove di produzione per il nuovo processo a 5 nanometri: corre voce che Apple abbia già prenotato gran parte della capacià produttiva dei nuovi impianti per costruire in grandi volumi Apple A14 per gli iPhone 12 in arrivo questo autunno. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di TSMC sono disponibili da questa pagina.
Per tutto quello che c’è da sapere sugli iPhone 11 e 11 Pro attuali rimandiamo a questo approfondimento di macitynet. Per i nuovi modelli in arrivo quest’anno invece è possibile consultare questo articolo per iPhone SE 2020, invece tutto quello ch è emerso finora sugli iPhone 12 5G è riassunto in questo articolo.