TSMC e Samsung sono ai ferri corti. L’azienda taiwanese, che produce i processori dei nuovi iPhone, accusa la rivale (Samsung è tra maggiori protagonisti nel settore dei semiconduttori) di avere rubato segreti industriali usando un ex impiegato, denunciato per avere passato informazioni riservate
La persona indiziata lavorava alla ricerca e sviluppo di TSMC, realtà nota per il suo elevato know how nei sistemi di produzioni dei processori, capace prima di altri, Samsung inclusa, di affinare la circuiteria a livelli tecnologicamente elevati, una competenza che le è valsa la commissione da parte di Cupertino. Tra i segreti rivelati alla concorrente sud coreana, vi sarebbero particolari procedimenti usati nel processo produttivo a 28 nanometri ma anche in altri. Dick Thurston, ex consulente capo di TSMC, afferma che la querela è partita giacché il presidente di TSMC Morris Chang e altri dirigenti senior “sono convinti della necessità di avvisare Samsung, dipendenti e altri competitor”. Non meglio precisate informazioni riservate avrebbero permesso a Samsung di conoscere tecnologie usate nel processo produttivo FinFET a 14 nm che clienti quali Qualcomm e Apple sfrutteranno nei dispositivi di futura generazione.
Alcuni analisti erano rimasti sorpresi da come Samsung fosse riuscita a recuperare velocemente il terreno nei procedimenti a 14nm. Thurston spiega che benché Samsung non sia al momento coinvolta direttamente, avrebbe sostenuto i legali dell’ex dipendente accusato, supportandolo in vari modi.
Specifiche normative nei vari paesi del mondo prevedono la possibilità di firmare accordi con i dipendenti di aziende concorrenti, solo quando questi ultimi si impegnano a non rilevare segreti industriali relativi a procedimenti, idee e salvaguardare informazioni commerciali non pubbliche. Anche in caso di licenziamento, gli ex dipendenti si devono impegnare per anni a non rivelare procedimenti e altri importanti segreti di cui sono venuti a conoscenza nel corso del loro lavoro.
Un episodio come quello menzionato, se verificato, si tradurrebbe in un danno enorme per TSMC perchè porterebbe trasformere una concorrente da perdente in pericolosa contendente. Da tempo circolano indiscrezioni contrastanti su chi, tra Samsung e TSMC, fornirà i chip per i futuri dispositivi di Apple, ma le voci più recenti ultimamente propendono per Samsung. Seguiremo nelle prossime settimane la vicenda e sarà interessante capire se questa influenzerà la decisione di Apple su chi sarà il fornitore dei SoC dei futuri iPad e iPhone.