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Processori Apple da 20 nanometri, TSMC pronta a supportare la produzione

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Se Apple deciderà di servirsi di  TSMC per  produrre i suoi prossimi chip,  l’azienda taiwanese è pronta. La notizia arriva dalla presentazione dei risultati trimestrali di TSMC, nel contesto della quale si evidenzia il rispetto della tabella di marcia che prevede il processo di costruzione di nuova generazione, a 20 nanometri (nm, un miliardesimo di metro).   L’azienda è quindi in grado di rispettare i tempi di avvio della produzione per il primo trimestre dell’anno. Questa futura generazione è basata su transistor ancora più efficienti dal punto di vista energetico, ad alta densità e a elevate prestazioni.

Apple secondo molte fonti dovrebbe usare proprio un processo produttivo a 20 nanometri, un balzo in avanti consistente rispetto agli attuali 28 nanometri degli A7, per la prossima generazione dei suoi processori e secondo molte fonti dovrebbe essere proprio TSMC il suo partner privilegiato in questo passaggio. Il Wall Street Journal a giugno dello scorso anno aveva confermato l’accordo tra Apple e TSMC per la fornitura di processori destinati al mondo mobile. Le trattative sarebbero in corso dal 2010, da quando Cupertino aveva deciso di abbandonare Samsung, considerato un concorrente pericoloso con il quale non condividere più informazioni vitali come quelle che è necessario mettere in comune per ottenere una fornitura di chip. Apple avrebbe anche chiesto a TSMC di aprire uno stabilimento esclusivo e dedicato ai processori per iPhone e iPad negli Stati Uniti, offrendosi di finanziarlo in parte come ha fatto con altri fornitori di componenti.

In realtà indiscrezioni più recenti parlando di un atteggiamento più prudente da parte di Apple che non abbandonerebbe del tutto Samsung, ma affiancherebbe i due partner nella produzione dei semiconduttori per avere più scelta, ridurre i costi e migliorare la fornitura. Mettendo in competizione due produttori di semiconduttori è utile anche ad aumentare la competitività sul piano delle tecnologie che avanzano per questa ragione più velocemente. Tra le ipotesi avanzate c’è anche quella che vede Samsung a lavorare su processori di generazione precedente, quindi noti, e TSMC invece a produrre gli ultimi processori, quelli che Apple non vuole mostrare alla concorrente per evitare che abbia indizi sulle sue direzioni di sviluppo dei dispositivi.

Secondo altre fonti, infine, Apple potrebbe affidare già da questa primavera, prima del lancio di iPhone 6 e iPad 6, una commissione a TSMC. La produzione riguarderebbe processori per la Apple TV che ha volumi molto più bassi di quelli due dispositivi mobili, dando modo alle due parti di verificare la produzione e ottimizzare le la resa delle linee di assemblaggio e la partnership sul piano manageriale e logistico.

 

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