TSMC, il più grande costruttore indipendente di semiconduttori al mondo, noto per essere, tra le altre cose, la società che realizza fisicamente i chip serie Mx e Ax per conto di Apple, ha completato la costruzione della struttura portante del nuovo stabilimento previsto in Arizona (Stati Uniti). Doug Ducey, governatore dello Stato federato del sud-ovest degli USA, lo ha annunciato recentemente, ma TSMC non ha ancora indicato quando la struttura sarà effettivamente operativa.
Lo stabilimento TSMC in Arizona si trova a Phoenix ed era stato annunciato nel 2020. TSMC non ha fornito indicazioni precise sulla tempistica per completare la struttura, ma indicato genericamente di prevedere che gli impianti diventeranno operativi nel 2024. È molto probabile che questa struttura “sfornerà” i chip di futuri Mac, iPhone e iPad.
Ducey ha riferito che TSMC procede ottimamente nella costruzione dello stabilimento; ora che la costruzione della struttura portante è terminata, il produttore ha due anni di tempo per completare gli edifici restanti, passare poi alle fasi di lavorazione di prova e infine alla produzione in serie.
Quando TSMC ha iniziato a manifestare interesse per aprire lo stabilimento in Arizona, ha cercato di individuare fondi statali per finanziare le spese in conto capitale. La risposta è arrivata dal Chips Act, intervento da 52 miliardi di dollari pensato per contribuire a promuovere la produzione di semiconduttori negli USA, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla Cina.
TSMC si era impegnata a costruire la struttura con o senza l’aiuto del governo americano, evidenziando che i sussidi avrebbero ad ogni modo determinato l’entità e portata degli investimenti previsti. Il Chips Act è nel frattempo stato promulgato e TSMC può cominciare a richiedere credito di imposta e sussidi consentiti dalla nuova legge.
Il commento di Ducey è arrivato nel corso di una visita a Taiwan, non nel quartier generale di TSMC ma nell’ambito di un generico convegno sugli investimenti che si è svolto a Taipei. Il Governatore non ha fatto nomi ma ha riferito anche che ci son altre due non meglio precisate realtà taiwanesi interessate a investire in Arizona.