Anche se TSMC sembra a buon punto nella risoluzione dei problemi causati da un virus ai propri impianti, ci potrebbe essere un ritardo per iPhone 2018.
Il più grande costruttore indipendente di processori dichiara di essere al lavoro per risolvere il blocco, ma allo stesso tempo precisa di aver di aver già avvisato la maggior parte dei propri clienti circa possibili ritardi nelle consegne.
Apple è uno dei clienti principali di TSMC, molto probabilmente il più grande in termini di volumi, infatti la multinazionale di Cupertino commissiona a TSMC da alcuni anni a questa parte la produzione di tutti i processori Apple Ax impiegati in iPhone, iPad e Apple TV.
L’allarme sullo stop di produzione di TSMC è scattato venerdì 3 agosto e si è poi diffuso nel corso del weekend. Le recenti dichiarazioni della società offrono ulteriori dettagli sull’accaduto e sulle operazioni di ripristino in corso.
La diffusione del virus sulla rete interna di computer che gestiscono i macchinari negli stabilimenti è partita da un errore durante l’installazione software di un nuovo strumento. Ora la società annuncia di aver risolto il problema nell’80% delle macchine coinvolte, lasciando intendere che la produzione non è ancora ripartita.
TSMC precisa inoltre che nessuna informazione confidenziale è trapelata durante l’attacco virus e di aver già informato i propri clienti circa la possibilità di ritardi nelle consegne e di riduzione del fatturato dovuti al virus.
Discordanti i pareri degli analisti riportati da Bloomberg sulle possibili conseguenze per Apple e per un ritardo iPhone 2018. La produzione dei nuovi processori Apple A12 sembra sia già iniziata a luglio per preparare gli ingenti quantitativi richiesti da Cupertino per il lancio di settembre.
Tutti concordano sul fatto che con ogni probabilità il blocco della produzione interessa anche gli stabilimenti TSMC di ultima generazione con processo costruttivo a 7 nanometri, quello impiegato per Apple A12
Per alcuni lo stop della produzione potrebbe significare meno CPU e meno unità dei nuovi iPhone 2018, prevedendo così un possibile fatturato inferiore per Apple a settembre. Per altri invece l’effetto sarà limitato perché Cupertino dispone di piani di riserva per affrontare problemi di fornitura all’ultimo minuto come questo.