La corsa per arrivare primi nelle tecnologie di produzione di chip e processori per i prossimi anni sembrava vinta da IBM che all’inizio del mese ha svelato una soluzione a 2 nanometri: ora invece la partita è di nuovo aperta perché TSMC ha annunciato una tecnologia di produzione a 1 nanometro.
L’impresa è rilevante sia dal punto di vista di ricerca e sviluppo in campo tecnologico, sia per le conseguenze che queste innovazioni avranno sul mercato, perché permetterà di superare i limiti fisici che i costruttori di chip e processori affrontano da anni per poter continuare a creare componenti sempre più miniaturizzate, potenti e in grado di consumare meno energia.
Negli ultimi anni si riteneva di aver raggiunto i limiti fisici dei materiali e dei procedimenti impiegati finora, tanto da arrivare a dichiarare che la legge di Moore fosse ormai arrivata al capolinea. Ricordiamo che il cofondatore di Intel Gordon Moore aveva previsto già nel 1965 che il numero dei transistor che formano un chip raddoppia ogni 18 mesi.
Le nuove scoperte di IBM e di TSMC permettono di superare i limiti che l’industria affronta da anni, ristabilendo l’efficacia della Legge di Moore, aprendo così la via per i chip e i processori dei prossimi anni, in grado di continuare a ridurre le dimensioni dei transistor per offrire prestazioni sempre più elevate e consumi di energia inferiori. Si tratta di uno sviluppo richiesto e necessario non solo per computer, smartphone e tablet, ma sempre più per il futuro delle auto elettriche, dell’intelligenza artificiale e molti altri campi e settori.
In particolare la soluzione annunciata da TSMC per chip e processori a 1 nanometro è stata inizialmente sviluppata dal Massachusetts Institute of Technology MIT, poi ottimizzata da TSMC, infine migliorata dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Optometria del National Taiwan University, come segnala Taiwan News. La soluzione indica l’uso del bismuto semimetallico come elettrodo di contrazione di un materiale bidimensionale per sostituire il silicio, in questo modo si riduce la resistenza e si aumenta la corrente.
IBM ha dichiarato che la produzione con tecnologia a 2 nanometri dovrebbe iniziare alla fine del 2024 con i primi prodotti nel 2025, ora non rimane che attendere per conoscere le tempistiche di TSMC per la produzione a 1 nanometro. Come sempre Apple è in prima fila, essendo ormai da anni il singolo più importante cliente di TSMC, prima per i chip di iPhone e iPad, ora anche per i processori dei Mac.
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