Il Presidente USA Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per impedire a fornitori della rete elettrica di acquistare e installare apparecchiature elettriche non fabbricate negli Stati Uniti.
Trump ha affermato che “avversari stranieri stanno sempre più creando e sfruttando vulnerabilità” che hanno come target la rete elettrica statunitense”. A suo dire attacchi contro la rete elettrica USA rappresentano “rischi significativi” per “l’economia, la salute umana, e la sicurezza”, elementi che renderebbero gli Stati Uniti “meno capaci di agire in difesa di sé stessi e degli alleati”.
Secondo la Casa Bianca, attrezzature create all’infuori degli Stati Uniti potrebbero essere manipolate da nemici stranieri, integrando e sfruttando vulnerabilità nelle apparecchiature elettriche “con effetti potenzialmente catastrofici”.
Oltre a impedire agli operatori integrati dei settori dell’energia elettrica di acquistare e installare apparecchiature prodotte all’estero, l’ordine esecutivo consente al Segretario di Stato per l’energia di avviare le procedure necessarie per identificare le attuali apparecchiature elettriche prodotte all’infuori degli USA e adottare strategie di concerto con le agenzie governative e del settore privato per isolare, monitorare ed eventualmente sostituire le attuali attrezzatture.
Trump cita potenziali minacce di hacker ma finora negli USA non sono mai verificati problemi di questo tipo. Questa tipologia di attacco non è ad ogni modo del tutto campata in aria: nel 2015, in metà delle case nella città ucraina di Ivano-Frankivsk si è verificato un blackout a causa di un attacco APT Black Energy. Attacchi a realtà industriali sono stati individuati anche in altre occasione, arrivando addirittura a manipolare il sistema per l’aggiunta di prodotti chimici nei sistemi per depurare l’acqua.
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