Donald Trump ha incontrato il CEO di Apple Tim Cook e altri “guru” della Silicon Valley al 25° piano della Trump Tower a New York City. Il presidente eletto, seduto attorno a un tavolo con vari CEO del mondo IT, ha voluto mandare un segnale di distensione: “Siamo qui per voi, sono qui per aiutarvi a fare meglio” riporta Associated Press, “sono contento che ci sia stato un buon periodo di rialzi e spero che questa situazione possa continuare”.
Cook era seduto vicino a Trump, separato solo da Peter Thiel, fondatore di PayPal investitore nel consiglio di Facebook e supporter del presidente. Altri big presenti all’incontro erano: Larry Page ed Eric Schmidt di Alphabet, Jeff Bezos di Amazon, Sheryl Sandberg di Facebook, Satya Nadella di Microsoft, Ginni Rometty di IBM ed Elon Musk di Tesla (la maggiorparte di questi da sempre apertamente critici nei confronti del miliardario e delle sue politiche su immigrazione e libero scambio). Alla riunione hanno partecipato anche i tre figli di Trump Eric, Ivanka e Donald Jr, e il vicepresidente eletto Mike Pence.
Non sono stati rivelati dettagli dell’incontro ma Trump avrebbe parlato di commercio e procedure che permetterebbero di semplificare il commercio transfrontaliero; altri argomenti dell’incontro la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, i rimpatrio di attività estere, di istruzione e infrastrutture.
Elon Musk fa ora parte dello “Strategic and Policy Forum”, il team che consiglierà il presidente sulle politiche economiche e del lavoro: la nomina è stata ufficializzata in un comunicato ed arriva un po’ a sopresa, considerate le diverese posizioni tra il tycoon e il fondatore di Tesla in materia di ambiete.
La maggiore apertura verso Trump è venuta da Bill Gates (non presente all’incontro) che qualche giorno addietro, dopo un incontro privato alla Trump Tower, ha detto che il nuovo presidente potrebbe diventare un novello John F. Kennedy aprendo negli USA la strada al futuro e all’innovazione.