Donald Trump ha scritto in un tweet che venerdì sera ha incontrato a cena il CEO di Apple, Tim Cook. Il Presidente USA trascorrerà la settimana nel suo resort a Bedminster (New Jersey) e dunque la cena con Cook si è svolta probabilmente qui o in qualche località vicina.
Cook e Trump si sono incontrati l’ultima volta alla Casa Bianca il 25 aprile per parlare di politiche commerciali. All’epoca Trump aveva promesso a Cook che l’iPhone sarebbe rimasto fuori dalla guerra delle tariffe e dei dazi doganali tra USA e Cina.
Had a very good phone call with @EmmanuelMacron, President of France. Discussed various subjects, in particular Security and Trade. Many other calls and conversations today. Looking forward to dinner tonight with Tim Cook of Apple. He is investing big dollars in U.S.A.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 10, 2018
Cook è stato spesso critico nei confronti di Trump, ad esempio per il decreto anti-immigrazione e per i dazi di importazione imposti alla Cina ma ha anche espresso apprezzamenti verso il presidente per la riforma fiscale. Apple rischia di diventare vittima della guerra a colpi di dazi tra gli Stati Uniti e la Cina. La nazione asiatica, mediante la stampa locale controllata da Pechino, ha esplicitamente inviato messaggi diretti all’amministrazione Trump. La Casa di Cupertino ha finora beneficato del basso costo della manodopera ma i cinesi hanno fatto capire che è arrivato il momento di dividere di più i guadagni con la popolazione locale altrimenti rischia di essere oggetto di “rabbia e di un sentimento nazionalista”. Apple e altre aziende statunitensi potrebbero essere usate come “leva” per le trattative con Washington.
La Cina è un mercato particolarmente importante per Apple, il primo per rilevanza all’estero. Nell’ultimo trimestre fiscale nella cosiddetta Grande Cina – il termine con il quale ci si riferisce collettivamente ai territori amministrati dalla Cina e i territori amministrati dalla Repubblica di Cina – Apple ha generato un fatturato di 9,551 miliardi di dollari (+19% annuo) su ricavi totali per 53,3 miliardi (+17%). Cook ha spiegato che finora l’azienda non aveva risentito dei dazi imposti dagli Stati Uniti ma di stare valutando l’impatto dei dazi previsti dagli USA. Il governo cinese minaccia tariffe doganali sui 60 miliardi di dollari di importazioni americane. Ora resta da vedere se Trump escluderà davvero gli iPhone assemblati in Cina dai dazi che vuole a tutti i costi imporre.
Trump ha invitato più volte Apple a investire massicciamente negli USA e questa a gennaio di quest’anno ha annunciato una serie di investimenti con cui sostiene che il suo contributo diretto all’economia americana sarà pari a oltre 350 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi cinque anni portando alla creazione di 20.000 nuovi posti di lavoro. Apple ha inoltre portato a 5 miliardi da 1 miliardo di dollari il suo Advanced Manufacturing Fund, che aiuta i gruppi manifatturieri statunitensi.