Donald Trump di nuovo all’attacco di Apple. Dopo avere criticato la Mela per avere scelto fabbriche estere, questa volta il miliardario e personaggio TV si lancia contro il rifiuto a collaborare con l’FBI per accedere all’iPhone 5 del killer Syed Rizwan Farook. «Ma chi si credono di essere? Devono aprirlo» ha dichiarato il miliardario candidato alla corsa alla Casa Bianca durante una intervista a Fox and Friends. Il candidato alla presidenza USA ha espresso il suo punto di vista rispondendo a una domanda circa le responsabilità di Apple nell’aiuto alle indagini sull’attentato di San Bernardino che ha portato alla morte 14 persone.
«Sono d’accordo al 100% con i tribunali» ha ribadito pubblicamente Trump, chiedendo di usare il buon senso in risposta alla lettera aperta di Tim Cook, messaggio pubblicato sul sito Apple USA in cui il top dirigente di Cupertino respinge le richieste del giudice. Nella lettera il CEO di Apple sostiene fermamente che “il governo vuole qualcosa che semplicemente non abbiamo, e qualcosa che consideriamo troppo pericoloso creare (una backdoor nell’iPhone)”.
Come accennato in apertura non è la prima volta che Donald Trump parla di Apple forse per attirare l’attenzione su di sé visto il periodo di campagna elettorale. Giusto lo scorso mese infatti si fece bello davanti al popolo degli Stati Uniti dichiarando che avrebbe obbligato Apple “a riportare negli USA la costruzione dei loro dannati computer e di tutto l’altra roba che costruiscono”.