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Truffa in Svizzera, iPhone falsi scambiati con quelli veri negli Apple Store

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Una truffa a base di iPhone falsi per un valore stimato di un milione di dollari quella perpetrata da madre e figlio in Svizzera ai danni di Apple. Dal 2015 ad oggi portavano iPhone falsi e difettosi negli Apple Store: nella maggior parte dei casi avevano subìto danni da acqua, con le batterie gonfie che rendevano impossibile l’apertura dell’involucro. Un inganno realizzato a regola d’arte perché gli iPhone farlocchi erano perfino corredati da codici IMEI effettivamente registrati da Apple che, vittima dell’ingegnoso raggiro, sostituiva gli iPhone contraffatti con ricondizionati originali.

A quel punto il dinamico duo familiare spediva gli iPhone appena sostituiti ad Hong Kong, dove venivano rivenduti da un loro amico. Secondo l’emittente Svizzera che ha pubblicato la notizia la madre cinquantaseienne avrebbe collaborato alla truffa degli iPhone falsi messa in atto dal figlio, un ragazzo cinese di 34 anni residente nel Canton Argovia, a nord della Svizzera, soltanto nel 2016 perché “Il figlio non aveva tempo”.

Trattandosi di danni da acqua, per la sostituzione Apple chiedeva 99 franchi svizzeri, circa 92 euro, una piccola commissione che veniva chiaramente generosamente recuperata con la vendita dei telefoni sostitutivi originali. L’operazione è stata scoperta di recente, quindi dopo oltre quattro anni dalle prime sostituzioni fraudolente, dai funzionari doganali della città di Basilea, che hanno analizzato due pacchi contenenti 50 iPhone falsi. Si stima che la donna abbia fatto sostituire dagli Apple Store un centinaio di iPhone contraffatti mentre quelle del figlio si aggirano intorno alle novecento unità.

Frode in Svizzera: iPhone falsi scambiati con quelli veri negli Apple Store

La procura di Argovia ha chiesto una multa per entrambi, oltre a 18 mesi di reclusione per la madre e 4 anni per il figlio, che rischia l’espulsione dalla Svizzera per un periodo minimo di 7 anni. Il caso è stato presentato dalla procura locale presso il tribunale distrettuale di Baden ed Apple agirebbe come querelante privato, sostenendo che la truffa, come accennato poco sopra, le sarebbe costata un milione di dollari.

Secondo la difesa i due imputati non erano a conoscenza del fatto che gli iPhone erano falsi e che riponevano la loro fiducia nell’amico di Hong Kong, questo stando alle dichiarazioni rilasciate dagli avvocati, riportate da AppleInsider. Semplicemente – dichiarano – ritenevano che gli iPhone fossero originali e difettosi: il loro era semplicemente un aiuto per le riparazioni perché «I cinesi hanno problemi con il servizio di Apple nel loro paese».

Una truffa simile era già avvenuta lo scorso anno nell’Oregon: in quell’occasione il danno per Apple ammontava a 900.000 dollari. Tutti gli articoli che parlano di Finanza e Mercato sono disponibili ai rispettivi collegamenti.

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