TrueCrypt, noto software di cifratura multipiattaforma, è stato abbandonato dagli sviluppatori. Sull’Home Page del sito dedicato al prodotto appare uno strano avvertimento con il quale si avvisa che il software non è più sicuro e può contenere vulnerabilità non corrette.
La chiusura improvvisa e il consiglio agli utenti Windows di passare a BitLocker di Microsoft, fanno pensare che gli sviluppatori hanno forse ricevuto pressioni o minacce di tipo legale non molto diverse da quelle che hanno portato alla chiusura di tool simili; altri ancora pensano a ritorsioni legali da parte di agenzie governative statunitensi, altri a una trovata pubblicitaria, un preludio all’arrivo di annunci importanti. Sono passate ad ogni modo ore da quando l’avviso compare sul sito e ancora nulla di nuovo è stato segnalato. Nessuno degli sviluppatori ha rilasciato dichiarazioni specifiche, anche se finora questi hanno sempre lavorato nell’anonimato e probabilmente preferiscono non rendere noti i loro nomi.
L’applicazione è particolarmente interessante poiché consente di attivare la cifratura dei dati in tempo reale e in modo trasparente. Tra gli algoritmi usati per cifrare i dati, troviamo: AES (chiave a 256 bit), Blowfish (chiave a 448-bit), CAST5 (chiave a 128 bit), Serpent (chiave a 256 bit), Triple DES e Twofish (chiave a 256-bit). E’ anche possibile sfruttare alcuni algoritmi combinati in modo da rendere il livello di cifratura ancora più elevato.
Nelle versioni pià recenti era stato abbandonato l’algoritmo di hash SHA-1 a favore del più sicuro SHA-512, sfruttato un nuovo modello di elaborazione dei block cipher, l’XTS che permetteva di montare anche i volumi creati con le precedenti release del software.