Anche gli utenti cinesi si arrabbiano: questa volta lo scontento riguarda il numero eccessivamente elevato di app preinstallate su alcuni dispositivi Android costruiti da Samsung e Oppo. Le due società sono entrambe chiamate in tribunale, come riportato da PhoneArena, per difendersi da una serie di accuse che vanno bel oltre il numero di app preinstallate che in gergo è indicato come bloatware, termine informale che rimanda direttamente a una valanga di software inutili.
L’accusa da cui parte la denuncia è tutt’altro che infondata, almeno a giudicare dal numero delle app incrimante, che sarebbero 44 sul Samsung Galaxy Note 3 per arrivare a ben 77 app su Oppo Find 7. Ma c’è di più, così come indicano i provvedimenti già richiesti dal giudice cinese. In futuro infatti sia Samsung che Oppo dovranno specificare quali app possono essere rimosse dall’utente e quali no, fornire istruzioni su come rimuoverle infine fornire indicazioni più trasparenti e precise sulla capacità di memoria realmente libera, disponibile per gli utenti, una volta che queste app sono installate. Il primo appuntamento per la querelle legale è previsto tra circa 2 settimane quando verrà scelta e comunicata la data della prima udienza.