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Trimestre fiscale in calo per Apple ma migliore del previsto

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Apple centra le sue previsioni di profitto e nonostante un calo di fatturato, potrebbe avere imboccato la via della stabilizzazione, in attesa che la strategia dei servizi abbia effetto. È questo che in sintesi emerge dai dati diffusi pochi minuti fa da Cupertino nel contesto della presentazione dei dati fiscali che riguardano i primi tre mesi dell’anno.

In quello che, legalmente, rappresenta il secondo trimestre del bilancio della Mela (e il primo solare), è stato registrato ricavi di 58 miliardi di dollari contro i 61,1 miliardi, il 5% in meno. I profitti per azione sono pari a 2,46$ anche qui sotto il risultato (2,7$ per azione) dello scorso anno, ma sopra le previsioni. Si tratta, dopo quello di dicembre, del secondo trimestre consecutivo con dati in ribasso rispetto all’anno precedente, ma nonostante questo siamo di fronte ad un buon risultato rispetto ad altri trimestri anche recenti della storia Apple. Nel 2016 e nel 2017 era andata peggio per fatturato.

Apple per la seconda volta nella sua storia non fornisce alcuna informazione sui dispositivi che ha venduto. Come già in occasione del precedente trimestre non possiamo così sapere ufficialmente, quanti Mac, iPad e soprattutto iPhone sono stati venduti. Sappiamo però che il ricavo generato da iPhone è ancora in calo; i ricavi sono pari a 31 miliardi di dollari rispetto ai 38 miliardi dello scorso anno (-18%)

Come noto però Cupertino sta muovendo le sue strategie verso il mercato dei servizi. I dati contenuti nel bilancio dicono che Apple in questo ambito ha generato fatturato per 11,5 miliardi il 27% più dello scorso anno quando erano stati 9 miliardi ed Apple lo mette in luce fin dal titolo del suo comunicato stampa.

Ma anche indossabili, come Apple Watch e AirPods e gli accessori crescono in maniera enorme passando da rispettivamente da 3,1 a 5,5 miliardi (+45%). Qui potrebbe esserci lo “zampino” del lancio delle nuova versione degli auricolari. Ma va anche notato la crescita del fatturato di iPad che sale in profitto del 21,7%, il miglior dato degli ultimi sei anni, frutto della costante e progressiva differenziazione del prodotto capace ora di occupare una vasta nicchia di mercato dal punto di vista del prezzo.

Debole invece il mercato del Mac che scende da 5,8 a 5,5 miliardi di dollari di fatturato ma Apple spiega che almeno per iMac le ragioni sono legate anche ai processori Intel.

Per quanto riusciamo a comprendere dalla suddivisione regionale, vediamo che il mercato cinese resta negativo. Qui Cupertino perde il 21.5% di fatturato. Ricordiamo che in Cina il mercato di Apple viene costantemente insidiato dal prezzo di iPhone che, nonostante i cali di prezzo imposti dalla freddezza dei consumatori, continua a non essere competitivo con i produttori locali soprattutto dal punto di vista del rapporto tra qualità e costi.

In realtà Apple manifesta una certa debolezza anche fuori dall’Asia, in particolare in Europa con un calo anno su anno di circa 800 milioni di fatturato. Più o meno stabili le vendite in USA e in Giappone.

Macitynet ha seguito la presentazione vi darà conto di tutti gli aspetti dei risultati fiscali del 30 Aprile nelle prossime ore.

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