Epic Games non è riuscita a portare nel Regno Unito la controversia che la vede contrapposta ad Apple. Il tribunale britannico d’appello sulla concorrenza ha stabilito che la disputa esula dalla sua giurisdizione.
Il 14 gennaio Epic Games aveva tentato di intensificare la pressione su Apple citando in giudizio quest’ultima nel Regno Unito. Un’istanza presentata presso il tribunale antitrust del Regno Unito ha cercato di far bollare come illegittima la decisione di Apple di rimuovere “Fortnite” dall’App Store, affermando che Cupertino avrebbe abusato della sua “posizione dominante”.
In una sentenza emessa lunedì 22 febbraio, il Competition Appeal Tribunal britannico ha dichiarato di non essere in grado di esperire in toto l’audizione. Il giudice Roth, che sabato ha presieduto l’audizione virtuale, nel corso dell’incontro ha stabilito che la corte non ha il diritto di prendere decisioni al riguardo.
L’azione legale di Epic prendeva di mira due organizzazioni di Cupertino che includono Apple Inc, con sede negli Stati Uniti, e Apple UK Limited. La prima è Apple vera e propria; la seconda è una filiale di fatto controllata dall’azienda statunitense.
Epic motivava la sua decisione con il fatto che il ramo britannico di Apple doveva essere considerata imputabile insieme all’azienda statunitense giacché si occupa di fornire supporto agli sviluppatori di app del Regno Unito.
Le accuse di pratiche anticoncorrenziali sono le consuete, puntando il dito contro l’unico canale di distribuzione per le app su iOS, elemento che comporterebbe una posizione dominante e l’applicazione di prezzi non equi per la distribuzione.
Il giudice Roth ha stabilito che l’azienda del Regno Unito offre servizi ma non ha legami con gli accordi siglati dagli sviluppatori, né è responsabile di ciò viene approvato sull’App Store. “Troviamo difficile, su tale base, constatare che (Apple UK) possa essere responsabile di qualsiasi presunta violazione delle norme sulla concorrenza”, ha determinato la Corte. “Riteniamo pertanto che non vi siano questioni serie da essere giudicate contro A2 (Apple UK), e ne consegue che per il ricorso promosso dal ricorrente contro A1 (Apple USA) non vi siano le condizioni di accesso”.
Pochi giorni addietro Epic Games ha sporto denuncia contro Apple anche in Europa, presso l’antitrust dell’Unione Europea. Dopo che il North Dakota ha respinto un disegno di legge anti-Apple redatto da un lobbista di Epic Games, lo sviluppatore di Fortnite ha deciso di inoltrare le sue denunce all’Unione Europea. Nonostante si tratti di una disputa sia contro Apple, che contro Google, Epic Games ha individuato Apple come nemico numero uno, rea – a suo dire – di aver eliminato la concorrenza.
Negli Stati Uniti, la controversia tra Apple ed Epic Games arriverà nelle aule dei tribunali a maggio 2021. La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.