Negli scorsi giorni abbiamo provato Tribit Xsound Go, uno speaker portatile che fa della sua forza l’autonomia: 24 ore no stop dichiarate dal produttore per una cassa che suona davvero bene, è piccola ma nonostante tutto estremamente potente.
Com’è fatto
Tribit Xsound Go è tra gli speaker più portatili che abbiamo provato in rapporto alla potenza: misura infatti circa 17 x 6 x 6 centimetri ma è a conti fatti una cassa da ben 12 W, in media più del doppio di altri speaker che occupano lo stesso spazio.
Costruttivamente è davvero ben fatto. Tutta la superficie è realizzata in policarbonato che risulta davvero molto robusto al tatto: bussandoci sopra con la mano si sente che è “bello tosto” e la satinatura che lo riveste è bella da toccare e difficile da sporcare (insomma, niente ditate da rimuovere con un panno dopo averlo maneggiato per un po’).
I pulsanti sono a filo, facili da schiacciare volontariamente ma impossibili da attivare se ad esempio si lascia vagare la cassa all’interno di una borsa. Questo è un vantaggio da tener conto viste le nostre precedenti esperienze in merito a questi oggetti: sono fatti per essere portati in giro ed è capitato più di una volta di ritovarci in mano una cassa già accesa e ancor più spesso quasi completamente scarica.
Cosa offre
Come dicevamo è uno speaker da 12 W. Questa potenza è divisa da due driver da 6 W che offrono un audio chiaro e cristallino alle alte frequenze e sufficientemente riempitivo ai medi. Sono accompagnati da un radiatore passivo che amplifica i bassi in maniera eccellente, riuscendo a “pompare” al massimo del volume con una resa sonora complessiva davvero ottima.
E’ certificato IPX7 quindi resiste abbondantemente agli schizzi d’acqua che possono essere provocati dal rimbalzo di alcune gocce sotto la doccia, da un improvviso scroscio di pioggia o da un gavettone scoppiato un po’ troppo vicino allo speaker. Una resistenza che possiamo confermare da una nostra prova durante la quale abbiamo provato a bagnarla rovesciandovi un bicchiere d’acqua sopra: la cassa ha continuato a suonare come se non fosse successo niente.
C’è la tecnologia Bluetooth 4.2 LE per la connessione wireless ai dispositivi, con un range operativo di 20 metri senza ostacoli ma per chi vuole collegarlo ad un lettore MP3 di vecchia generazione c’è fortunatamente la presa jack audio da 3.5 millimetri opportunamente protetta da un solido tappo in gomma.
Se lo si desidera è possibile anche usare la cassa per le videochiamate o le telefonate in vivavoce: c’è un microfono che risponde bene all’uso per cui è pensato, riducendo il rumore di fondo e funzionando bene anche nell’ottica di un uso combinato con l’assistente vocale richiamato dallo smartphone.
Conclusioni
Al massimo del volume è piuttosto potente, capace di riempire adeguatamente un salotto di circa 6 x 4 metri. Quel che colpisce però è la tridimensionalità: brani di musica classica come il concerto n.21 di Mozart, la sinfonia n.9 di Beethoven o il notturno n.12 di Chopin risultano davvero coinvolgenti, con un’ottima resa di tutte le frequenze, dagli alti squillanti e cristallini ai bassi profondi e vibranti.
Dal punto di vista strutturale ci è sembrato costruito davvero bene, la cassa è molto rigida, spessa e rivestita da una leggerissima gommatura che ne migliora tantissimo la presa. Comodo e regolabile nella lunghezza il cordino da polso (basta sciogliere il nodo per rifarlo alla posizione desiderata) così come risultano altrettanto pratici i pulsanti: sono a filo, quindi impossibili da pigiare per errore se ad esempio si infila la cassa in uno zaino, ma comodissimi nel momento in cui si desidera regolare il volume o gestire la riproduzione musicale senza toccare lo smartphone.
Pro
- Piccola e portatile
- Potente
- Impermeabile
- Tasti a filo, evitano click accidentali se riposto in una borsa
Contro
- Prezzo superiore alla media
Prezzo al pubblico
Tribit Xsound Go ha solo una nota relativamente stonata: il prezzo (è in vendita su Amazon per 35,99 euro). Nonostante le ottime caratteristiche sul mercato è ancora possibile ottenere una qualità simile a prezzi sensibilmente inferiori. Quel che si paga qui è soprattutto la qualità dei materiali e la cura nel design.