Con Ecovacs Deebot Ozmo 920 abbiamo fatto un’eccezione. Perché questo aspirapolvere automatico lo avevamo già provato lo scorso novembre, parlandone favorevolmente per diverse ragioni che trovate nella nostra recensione. Ne eravamo rimasti talmente impressionati che, grazie ad un accordo con il produttore, ne abbiamo potuto provare una seconda unità, a distanza di mesi, questa volta per un test più approfondito. Ed eccoci qua, a tre mesi da quando il robot è tornato nella nostra abitazione.
Questo cronista, di aspirapolvere automatici, nel corso degli anni ne ha provati diversi. I primi tentativi in questo settore erano rappresentati da automi capaci di muoversi in maniera completamente casuale e al contempo spazzare ed aspirare lo sporco. Ce ne sono di ottimi, come potete notare voi stessi dalle nostre diverse prove che vi abbiamo raccontato lungo la strada. La vera rivoluzione c’è però stata con l’introduzione del sistema di mappatura: c’è chi semplicemente è in grado di “capire” dove si trova e muoversi quindi lungo la superficie con un certo criterio, ma quelli come Ecovacs Deebot Ozmo 920, che realizzano una vera e propria planimetria della casa, offrono al momento qualcosa di unico e inimitabile da qualsiasi altra tecnologia attualmente esistente.
Ma, anche qui, il mercato è ampio e variegato. Alla fine dei giochi, la differenza la fa il software, ed è per questo motivo che siamo di nuovo qui a parlarvi di questa specifica unità. Tra le tante è infatti quella che ci ha colpito maggiormente e in positivo fin dalla prima prova. Ed è il motivo per cui abbiamo voluto provarla più a fondo. Per vedere come si comporta nel lungo periodo. Ed eccoci qua: adesso vi raccontiamo come è andata.
Il controllo
Questo modello non mappa semplicemente la casa mostrando quindi dove si trova, dove ha pulito e dove deve ancora spazzare. Avere la planimetria della casa a portata di smartphone diventa particolarmente utile ad esempio quando si vuole localizzare la pulizia. Supponiamo di aver pianificato la pulizia automatica alle 7:00 dal lunedì al venerdì e alle 9:00 nel weekend. Quindi il robot, senza alcuna interazione da parte dell’utente, si avvia automaticamente agli orari predefiniti, pulisce il pavimento e al termine torna alla base. Fine. Bisogna solo ricordarsi di svuotare il serbatoio di raccolta dello sporco al termine della pulizia, magari programmando un promemoria che si ripete ciclicamente in un orario in cui siamo certi di stare a casa. In modo da essere sicuri che poi, il giorno successivo, avrà spazio a sufficienza per raccogliere ciò che si è depositato sul pavimento nel corso della giornata precedente.
Il punto è che le giornate non sono sempre tutte uguali. Magari un giorno capita di avere ospiti a casa, un’altra volta può succedere che il bagno è inagibile perché un membro della famiglia si sta facendo una doccia, oppure è stato rovesciato del caffè in cucina. Questo, se capita durante quell’ora e mezza (il tempo di pulizia dipende dalle dimensioni del pavimento da spazzare) in cui l’aspirapolvere è in funzione, può essere un problema. Non per questo modello però, perché le ampie possibilità di gestione sono uno dei suoi maggiori punti di forza.
Per esempio, in qualsiasi momento possiamo interrompere la pulizia, rimandare il robot alla base e fargliela riprendere da dove aveva lasciato in qualsiasi momento. Oppure, se nel frattempo abbiamo avuto visite, possiamo riavviarla dall’inizio. Se invece deve evitare una particolare stanza possiamo semplicemente chiudere la porta oppure, dall’app, impostare una barriera virtuale attiva soltanto per la pulizia in corso. Si pigia sul relativo tasto, si disegna il rettangolo sulla superficie da evitare e il gioco è fatto. Molto comodo se stiamo tenendo porte e finestre aperte per far circolare l’aria nelle giornate più calde.
Quella stanza però non sarà dimenticata del tutto. Una volta tolta la macchia di caffè dal pavimento o al termine della doccia, anche se il robot è tornato alla base e si sta ricaricando, possiamo comunque prendere lo smartphone, selezionare la stanza che restava da pulire ed avviare la pulizia. Il robot si sposterà emettendo il minimo rumore possibile perché non avvierà né il motore di aspirazione né la rotazione delle pale. Questo, fino a quando non raggiungerà il perimetro dell’area selezionata: a quel punto partirà la pulizia vera e propria e, al termine, altrettanto silenziosamente tornerà da solo alla base, per finire di ricaricare la batteria ed essere pronto per la prossima pulizia programmata.
Lo stesso discorso vale ad esempio al termine di un pasto. Ecco un possibile scenario. Siamo in cucina e abbiamo finito di cenare: abbiamo caricato la lavastoviglie, manca solo da scrollare la tovaglia e riporla nel cassetto. Bene, possiamo semplicemente rovesciare le briciole sul pavimento e, dall’app sullo smartphone, inviare l’aspirapolvere in cucina. Nel frattempo possiamo spostarci in salotto per seguire il nostro programma TV preferito, posando tranquillamente il telefono sul caricatore wireless: al termine della pulizia, l’aspirapolvere tornerà automaticamente alla stazione di ricarica. E il pavimento sarà perfettamente pulito.
Un’altra cosa che si può fare è decidere l’ordine con cui pulire le stanze. Sembra una sciocchezza ma in realtà permette di conciliare la propria routine con la pulizia della casa specialmente quando, come nel nostro caso, si lavora da casa e può capitare di passarci anche un’intera giornata senza mai uscire. Così, mentre facciamo colazione l’aspirapolvere sta spazzando l’ufficio, mentre ci stiamo lavando lui sta raccogliendo le briciole che abbiamo lasciato in cucina e durante le ore di lavoro può finire di pulire il resto delle stanze. Magari lasciando le camere per ultime, se gli altri inquilini dormono più di noi.
Non essendoci poi limiti nel numero di programmazioni attivabili, si possono anche pulire stanze diverse in orari diversi. Ad esempio se in casa c’è un neonato che dorme anche di giorno, basta rimuovere la stanza dove riposa dal ciclo della pulizia e usare il sistema manuale per avviare la pulizia quando è sveglio e si trova in un’altra stanza. Lo stesso discorso vale, ad esempio, se c’è un ospite imprevisto che sta riposando sul divano: il salotto si pulirà più avanti.
Col passare del tempo siamo passati dal semplice programma automatico giornaliero alla creazione e relativa personalizzazione di diversi programmi, da attivare e disattivare in base all’occasione. Ma c’è una funzione che più di tutte aiuta nelle situazioni di emergenza: il Non Disturbare. Il nome non è casuale, perché effettivamente fa quel che fanno le omonime funzioni degli smartphone: disattiva tutto quel che è attivo in un sol colpo.
L’esempio più comune è quando si è avuta una giornata particolarmente stressante. Magari siamo ritornati da un lungo viaggio di lavoro, da un rientro dalle vacanze particolarmente turbolento. Oppure abbiamo passato una nottata insonne. Un aspirapolvere che parte da solo, come da programma, può interrompere un sonno ristoratore e sconvolgere completamente il resto della giornata. Basta attivare il Non Disturbare e tutto quel che si era programmato, viene temporaneamente interrotto. Poi ci si pensa al risveglio, a come gestire la pulizia di casa.
La pulizia a secco
Ecovacs Deebot Ozmo 920 non pulisce e basta. O almeno, non lo fa in maniera standard. Grazie ad una serie di sensori è infatti possibile personalizzare anche questo aspetto, andando di fatto a massimizzare la quantità di sporco che il robot è in grado di raccogliere. Innanzitutto, la potenza. Si può scegliere tra Standard e Massima. I nomi di entrambe sono piuttosto eloquenti: con la prima ci si assicura una buona pulizia nel minor tempo possibile, con la Massima c’è il rischio che il robot debba tornare alla base più volte per recuperare l’energia, ma allo stesso tempo ci si assicura una superficie pulita in maniera più profonda.
Il trucco è lasciare la Standard soprattutto se viene avviata almeno una pulizia al giorno e favorire quella a piena potenza solo quando siamo fuori casa, quando non la avviamo da tanto tempo, oppure quando riteniamo la casa particolarmente sporca. Va tenuto conto che il rumore aumenta insieme al tempo di pulizia. Ma c’è anche l’opzione Silenzioso.
Questa modalità va attivata tutte le volte che la si desidera, perché si tratta di una funzione che si disattiva automaticamente al termine di ogni pulizia. Sostanzialmente riduce la capacità di aspirazione del Deebot ed è consigliata per la modalità Lavaggio (ci arriviamo tra un attimo). Insomma, il motore gira al minimo perché l’obiettivo qui non è pulire a fondo, ma spazzare il minimo indispensabile facendo il più piano possibile.
Dal punto di vista della pulizia, l’ultimo parametro che si può configurare è l’intelligenza del robot. E’ solo un interruttore che va attivato e sarebbe sciocco non farlo, specialmente quando c’è almeno un tappeto in casa oppure gironzola un animale domestico che perde il pelo. Grazie ai sensori presenti sul fondo, l’aspirapolvere è in grado di riconoscere la superficie e massimizzare la potenza di aspirazione appunto quando sta passando sopra ad un tappeto o su un’area particolarmente sporca. Ma fa anche di più: se al primo passaggio si accorge di non aver pulito abbastanza a fondo, allora non sarà raro vederlo percorrere anche due volte lo stesso percorso per garantire la miglior pulizia possibile. Lo abbiamo notato più di una volta con il tappeto della cucina, probabilmente tra i punti su cui più facilmente si depositano piccole briciole.
La pulizia umida
Durante la nostra prima prova avevamo avuto giusto un paio di occasioni per provarla. Ma adesso, al termine di un periodo di prova più lungo, possiamo aggiungere che se ne può fare tranquillamente a meno. Il punto centrale della questione è che chi acquista un aspirapolvere automatico, generalmente lo fa perché vuole dimenticarsene. O almeno è così per questo cronista. La pulizia umida invece richiede la supervisione e l’intervento esterno dell’utente, che non solo dovrà ricaricare il serbatoio dell’acqua tutte le volte che se ne presenta il bisogno ma deve anche preparare il panno prima dell’uso, sostituirlo al termine e magari anche lavarlo a mano o in lavatrice per averlo pronto al prossimo utilizzo.
Quel che questa pulizia aggiunge è semplicemente una rifinitura ad una prima pulizia, perché attraverso il panno costantemente inumidito andrà soltanto a rimovere quel pulviscolo più sottile che l’aspirapolvere non riesce ad attirare all’interno del serbatoio. Con un altro compromesso però, che è quello di fare attenzione a dove si mettono i piedi. Sebbene come vi abbiamo spiegato in precedenza si può programmare la pulizia delle singole stanze o l’ordine in cui viene spazzato il pavimento, con la pulizia umida il robot lascia dietro di sé una striscia di acqua che, in queste giornate estive, evapora in pochi minuti, è vero, ma potrebbero essere comunque sufficienti per far sì che qualcuno le calpesti creando pedate che in realtà non vorremmo mai dover poi togliere a mano.
Ecovacs Deebot Ozmo 920 non è un lava-pavimenti. Ce ne sono (pochi in realtà) di soluzioni di questo genere, che utilizzano detergenti e serbatoi d’acqua molto più capienti. Ci sentiamo di consigliare l’acquisto separato di uno di questi assistenti robot, se proprio si desidera automatizzare anche la tradizionale passata di straccio.
Conclusioni
In definitiva, perché comprare Ecovacs Deebot Ozmo 920 e non un altro aspirapolvere che mappa la casa? La risposta è duplice. Per il controllo, ve lo abbiamo ampiamente raccontato, e per le possibilità di personalizzazione della pulizia. Ma anche per il prezzo: 450 euro è molto meno, talvolta perfino la metà, rispetto a quanto offrono soluzioni di pari livello. Spesso lo si può trovare anche in offerta, come in questo caso dove su Amazon, inserendo il codice ECOVACS15OFF nel carrello, si ottiene uno sconto del 15% che, combinato con l’attuale sconto di 50 euro applicabile in fase di acquisto (basta attivare la spunta presente nella scheda di acquisto alla voce “Applica coupon 50,00 €”), permette di acquistarlo per soli 384,98 euro spedizione compresa. Un prezzo che si va a sovrapporre ad aspirapolvere molto meno efficienti e personalizzabili.