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Cacciatori di ricordi e memorabilia pronti ad entrare in azione l’8 marzo quando andranno all’asta tre autografi di Steve Jobs. Il leggendario cofondatore di Apple era piuttosto restio nel concedere autografi, per questa ragione i tre cimeli verranno proposti a un prezzo base di partenza contenuto ma è già previsto un incasso record per ciascuno di essi.
Gli autografi di Steve Jobs sono una preda perfetta non solo per i fan alla caccia di cimeli sulla vita e la storia personale di uno degli uomini d’affari più celebri della nostra era, ma anche per chi è interessato alla storia di Apple e più in generale dei protagonisti dell’informatica.
Tra le chicche un curriculum del giovane Jobs alla ricerca di un impiego nel 1973: nel documento Jobs indica come competenze computer e calcolatori, proponendosi già diversi anni prima di fondare Apple per mansioni in elettronica e design, settori che poi rivoluzionerà con Apple II, il primo Mac e molti altri prodotti ancora. Si parte da un prezzo base di 5.000 dollari ma si prevede un incasso di 50.000 dollari e oltre.
Il secondo cimelio piacerà ancora di più agli appassionati Apple, si tratta infatti del manuale Mac OS X Administration Basics datato 2001. Sulla copertina l’autografo di Steve Jobs è affiancato dal pass visitatori per il Campus di Cupertino datato 6 giugno, quindi solamente 4 mesi dopo il rilascio del sistema operativo.
Il fortunato proprietario del manuale racconta di aver parcheggiato per caso la sua auto a noleggio proprio a fianco della Mercedes senza targa di Jobs. Nel pomeriggio all’uscita l’apprendista tecnico di sistemi Apple vede Steve Jobs salire a bordo della sua auto e con una buona dose di insistenza riesce ad ottenere l’agognato autografo. Prezzo di partenza 1.000 dollari ma si prevede un incasso di 25mila dollari.
Il terzo cimelio invece è un articolo del Palo Alto Daily Post sulla conferenza mondiale degli sviluppatore Apple WWDC 2008 del 10 giugno: qui oltre all’autografo di Steve Jobs è presente anche la firma di Tony Fadell. L’articolo riguarda il lancio di iPhone 3G e il fortunato proprietario incontrò per caso Jobs, mentre parlava a un tavolo con un amico, in una yougurteria.
Come sempre Jobs si rifiutò di firmare il giornale dichiarando che non voleva prendersi il merito di un lavoro di un’intera squadra di persone. Solo dopo numerose insistenze Jobs dichiarò che avrebbe firmato ma solo se il suo autografo fosse stato accompagnato anche da quello del suo collega presente al tavolo, appunto Fadell allora senior vice president della divisione iPod. Il prezzo di partenza è di 2.500 dollari ma si prevede un incasso di circa 15.000 dollari.
Tutti e tre gli autografi di Steve Jobs sono stati certificati come autentici da una società indipendente specializzata: l’asta inizierà l’8 marzo per concludersi il 15 marzo.