WhatsApp potrebbe presto rilevare e tradurre automaticamente i messaggi di testo, segnando un notevole passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle app di messaggistica. Sebbene a prima vista possa sembrare un semplice strumento di traduzione per avvicinare linguisticamente utenti di diverse zone geografiche, le implicazioni sono molto più profonde.
Un esempio significativo è rappresentato da un’app governativa indiana, utilizzata per registrare le presenze e pagare oltre 150 milioni di lavoratori giornalieri, che guadagnano appena tre dollari al giorno. Durante le interviste con questi lavoratori, è emerso che la mancanza di traduzioni adeguate rappresenta un serio ostacolo. In India, dove si parlano 22 lingue ufficiali e oltre 100 lingue a livello locale, l’assenza di strumenti di traduzione penalizza in modo particolarmente marcato le fasce più svantaggiate della popolazione.

Il nuovo strumento di traduzione di WhatsApp, che segue un formato simile a quello di Google Translate, potrebbe risolvere situazioni come quella sopra riportata. Lo strumento, peraltro, richiederà agli utenti di scaricare un dataset di appena 24 MB.
Una volta installato, il sistema sarà in grado di rilevare automaticamente la lingua dei messaggi e, tramite un menu a tendina, permetterà di scegliere la lingua di output desiderata, traducendo così l’intera conversazione in tempo reale.
Oltre a migliorare la comunicazione quotidiana, il traduttore automatico di WhatsApp potrebbe avere un impatto positivo anche sulla sicurezza degli utenti, prevenendo messaggi fraudolenti inviati in un’altra lingua. Con una traduzione immediata, gli utenti potranno comprendere meglio il contenuto dei messaggi e riconoscere eventuali segnali di frode.
Non c’è ancora una data di rilascio ben precisa di questo nuovo tool, né si hanno notizie sulla possibile diffusione in maniera soft, partendo solo da alcune aree geografiche. Tuttavia, la presente della funzione nel canale beta indica che il team sta lavorando a risolvere le problematiche legate alle barriere linguistiche.
Si tratta di una funzione certamente di non poco conto, considerando che la piattaforma conta quasi tre miliardi di utenti.
La novità si aggiunge a quella che consente di trascrivere i messaggi vocali.