Alla IEEE TMRC Conference di quest’anno a Stanford, i produttori di dischi rigidi hanno incentrato i loro interventi sulle future tecnologie di recording parlando degli hard disk oltre i 10TB di capacità e parlato di STT-MRAM (spin transfer torque magnetoresistive random access memory), una soluzione di memoria che usa gli spin degli elettroni per impostare l’orientamento dei bit magnetici e che promette maggiore efficienza rispetto ad altre tecnologie.
Con SSD sul mercato già in grado di memorizzare 60TB, i produttori di dischi rigidi tradizionali cercano di contrastare questi prodotti presentando dispositivi con maggiori capacità di storage, anche se al momento la bilancia in termini di rapporto capacità di memorizzazione e costo per GB è per il momento ancora nettamente favore degli HDD.
Seagate avverte che superare l’attuale densità areale dei piatti degli hard disk di 1.3 Tbpsi (terabit per pollice quadrato) richiede tecnologie diverse dall’odierno perpendicular magnetic recording (PMR) che ha ormai raggiunto i propri limiti di densità, sfruttando progressi possibili dalla tecnologia Shingled Magnetic Recording (parziale sovrapposizione delle tracce) o dal magnetic recording a due dimensioni (TDMR, Two Dimensional Magnetic Recording).
La tecnologia Heat Assisted Magnetic Recording (HAMR), dovrebbe consentire di incrementare sensibilmente la densità areale dei piatti dei dischi rigidi tradizionali arrivando a 4 Tbpsi e con dispositivi di nuova generazione anche a 10 Tbpsi o superiore. Altra tecnologia promettente sembra la Microwave Assisted Magnetic Recording (MAMR): il principio è modificare la testina di lettura/scrittura e anziché ricorrer all’induzione elettromagnetica, sfruttare le microonde. Ricercatori della giapponese Università di Tohoku hanno presentato alcuni lavori usando l’MAMR e dimostrando la possibilità di scrivere 3 layer sui media magnetici usando particolari frequenze delle microonde. Ricercatori dell’Istituto Nazionale per la Scienza dei Materiali (NIMS) di Tsukuba hanno dimostrato la possibilità di sfruttare microonde in abbinamento al recording MAMR.
Promettente appare anche una tecnologia laser denominata “spintronics”: questa usa la carica elettrica abbinata alla rotazione degli elettroni per migliorare le prestazioni e la capacità degli hard disk. Un gruppo di ricerca francese già in passato ha affermato che sarebbe possibile incrementare di 100.000 volte le prestazioni dei dischi rigidi tradizionali, usando un laser per alterare la rotazione del disco.