Il National Health Service (NHS) britannico ha deciso che lo sviluppo dell’app nazionale per il tracciamento dei contatti COVID-19 non farà affidamento alle interfacce di programmazione app (API) annunciate da Apple e Google e roposte con l’obiettivo di rendere possibile l’utilizzo della tecnologia Bluetooth per aiutare governi e autorità sanitarie a contenere i contagi, “nel pieno rispetto della sicurezza e della privacy degli utenti”.
L’app per il tracciamento dei contatti (contact tracing) del Regno Unito farà affidamento ad una soluzione centralizzata (i dati vanno a finire su un server unico), l’esatto opposto della tecnologia proposta da Apple-Google (decentralizzata, nella quale nessuno ha accesso ai dati di tutti).
Nell’app del Regno Unito, spiega la BBC, l’app memorizza i log tenendo conto (sfruttando il Blueooth) quando una persona si avvicina ad un’altra, inviando i dati ad un server che a sua volta avviserà eventuali persone che hanno avuti “contatti” con chi ha contratto il coronavirus, contribuire a interrompere la catena di trasmissione del COVID-19.
L’approccio decentralizzato (DP-3T) è quello che ha riscosso finora più consensi, giacché l’archivio dei “contatti avuti” è memorizzato solo sui dispositivi del singolo cittadino; questo impedisce a entità governative o cybercriminali di accedere ai log del server, con tutte le possibili conseguenze; secondo l’NHS, tuttavia, l’approccio centralizzato (PEPP-PT) consentirebbe di ricavare più dati sulla diffusione del COVID-19 e permettere un controllo maggiore sulla modalità di ricezione delle notifiche.
“Uno dei vantaggi è che è più facile revisionare il sistema, adattandolo il più velocemente possibile, man mano che si acquisiscono nuove evidenze scientifiche”, riferisce il Prof. Christophe Fraser, uno degli n epidemiologi consulenti dell’NHSX (la digital innovation unit dell’NHS). “L’obiettivo principale è inviare notifiche alle persone che rischiano maggiormente di essere state infettate e non a quelle meno a rischio”. “Probabilmente è più facile farlo con un sistema centralizzato”.
Le API di Apple e Google hanno il vantaggio di essere integrate a livello di sistema operativo e offrire (grazie al Bluetooth) l’interoperabilità fra i dispositivi Android e iOS alle app sviluppate dalle autorità sanitarie.
Su iPhone, una delle limitazioni di app che non usano la tecnologia proposta da Apple e Google è l’impossibilità per le app di terze parti di sfruttare in background e in modo permanente il Bluetooth L’NHSX riferisce di avere individuato un modo che consentirebbe di superare questa limitazione anche quando l’app non è attiva in primo piano; questa soluzione consuma più batteria ma è l’unica strada percorribile senza usare le API di Apple e Google.
Altre nazioni che in precedenza avevano previsto l’approccio centralizzato, hanno in seguito cambiato idea, scegliendo l’approccio di Apple-Google. È il caso, ad esempio, della Germania che ha fatto dietrofront, riconoscendo come più sicuro dal punto di vista della privacy, l’approccio DP-3T.
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