Tox è il nome di un progetto che ha lo scopo di creare un client di messaggistica istantanea e VoIP sulla falsariga di Skype, ma sviluppato sin dall’inizio con funzionalità che consentono di mettersi al riparo da possibili intrusioni da enti governativi. L’accusa, non troppo velata, è nei confronti di Microsoft (società ora in possesso di Skype), sospettata di collaborare con l’intelligence statunitense permettendo la sorveglianza elettronica su milioni di utenti e la violazione dei suoi stessi sistemi di sicurezza (lo aveva rivelato tempo addietro Edward Snowden al “Guardian”). Fino a poco tempo addietro era convizione diffusa che le conversazioni nelle chat e le comunicazioni video su Skype riuscissero a garantire la privacy: si è scoperto che così non è e che NSA, FBI e CIA possono, se vogliono, accedere a dati e ascoltare le conversazioni che passano su client come VoIP come Skype e simili.
“Tox è nato con l’idea di poter restare in contatto con amici e parenti senza incorrere nella violazione della privacy” si legge sul sito degli sviluppatori di questo progetto. “Servizi molto più conosciuti chiedono di pagare per l’utilizzo di alcune funzioni, Tox invece ti rende libero sia da costi aggiuntivi, sia da occhi indiscreti”.
Come altri strumenti simili, Tox consente di gestire messaggi, chiamate (gratuite da Tox a Tox) e video. Il software integra meccanismi di crittografia “di prima classe” e qualsiasi utente è libero di usarlo e modificarlo. Gli sviluppatori, inoltre, promettono che il client “non infastidirà mai con annunci, nè chiederà di pagare per funzioni aggiuntive”.
L’applicazione è ancora allo stato embroniale ma l’interfaccia è pronta, così come le funzioni base; è possibile scaricare il client (la versione per OS X e Windows è denominata qTox) e si appoggia a meccanismi che sfruttano una chiave crittografica pubblica e una chiave privata, integrando dunque avanzati meccanismi di cifratura avanzata che rendono complesso e teoricamente impossibile decifrare eventuali comunicazioni.
L’applicazione non richiede alcuna registrazione, ma genera un codice (“TOX ID”), da fare avere in via riservata ai nostri contatti e usare il software in modo riservato, senza paur di intercettazioni e controlli di alcun genere.