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Tour de France 2019, Apple applaude: maglia gialla alla tecnologia

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Quando le bici incominciano a muoversi, in gara entra anche la tecnologia: in sella i ciclisti portano strumenti hi-tech che offrono informazioni agli atleti stessi e alla squadra, obbligano a controlli continui e rivoluzionano persino il Tour de France 2019. A dimostrare che quest’anno, primo candidato in gara per la maglia gialla è proprio la tecnologia, è la squadra Jumbo-Visma, che ha dominato le prime dieci tappe del Tour de France.

La società fa largo uso della tecnologia Apple, durante gli allenamenti e in gara, preparandosi alla vittoria con l’aiuto di MacBook, iPad, iPhone, software per iOS per la navigazione GPS e applicazioni sviluppate ad hoc per la squadra. Dopo che i suoi “segreti” sono stati rivelati dalla pubblicazione online The Indipendent, e in occasione di una vittoria al Tour la Jumbo – Visma ha ricevuto gli applausi – nella giornata del 16 luglio 2019 – da parte di Tim Cook. 

Un applauso che, però, non arriva anche dal mondo del ciclismo: la Federazione sta già pensando di mettere limiti alla trasmissione di dati. E gli appassionati delle due ruote, rimpiangono il fascino dei grandi giri percorsi senza l’aiuto di app e quando la differenza tra i campioni era segnata dal cuore. 

L’applauso di Tim Cook 

“Congratulazioni a Wout Van Aert e Jumbo per questa incredibile vittoria sul palco del Tour! Goditi questo meritato giorno di riposo!”. Con queste parole Tim Cook si è congratulato con Van Aert e la sua squadra, la Jumbo – Visma, per la vittoria di lunedì, tra Saint- Flour e Albi. 

Wout van Aert aveva già impressionato il mondo del ciclismo sulle strade del Critérium du Dauphiné vincendo due tappe a metà giugno. Il belga 24enne ha arricchito il suo curriculum – fatto di vittorie nel mondo del ciclocross – con una tappa sulle strade del Tour De France. Ora ha ricevuto, tramite il profilo Twitter, i complimenti del CEO di Apple, che fa riferimento proprio all’articolo del The Indipendent che racconta come la tecnologia sia parte integrante della vita della squadra. 

La tecnologia in gara 

Durante la gara, il programma di nutrizione dei ciclisti viene monitorato costantemente: il nutrizionista, attraverso l’app della squadra realizzata ad hoc, calcola i loro bisogni, monitora i consumi energetici e valuta la necessità di consumare più o meno calorie. La stessa precisione utilizzata nella gestione dell’alimentazione caratterizza anche la preparazione della gara: a disposizione della squadra ci sono, sempre tramite l’app, mappe e foto, con dettagli sul percorso e ogni possibile minaccia o opportunità che potrebbero incontrare, aggiornate in tempo reale. 

Gli allenatori hanno anche la possibilità di ricevere informazioni sulle performance dei ciclisti, sapere dove si trovano e quanti watt sta generando la loro pedalata e decidere, di conseguenza, su quale uomo della squadra puntare, chi è necessario incoraggiare e chi, ancora, dovrebbe invece rallentare il ritmo. 

Tour de France 2019, Apple applaude: maglia gialla alla tecnologia

La tecnologia durante la preparazione

Mesi prima del Tour l’allenatore di Jumbo-Visma, Grisha Niermann, con il proprio MacBook, inizia a esaminare le informazioni su dove andranno i corridori e il suo computer diventa il punto di partenza per tutte le informazioni che fornirà ai suoi atleti e che saranno utili per la preparazione e per la stessa gara. Tutti i dati raccolti e tutte le valutazioni del percorso, saranno trasportate su un iPad che diventerà una guida virtuale per l’allenatore e per i suoi atleti. 

Anche la vita dei campioni viene, in un certo senso, gestita con un’app. È così per gli atleti della Jumbo-Visma, ma anche per quelli di altre squadre. I ciclisti seguono un programma di nutrizione e di allenamento tramite un’app, in maniera accurata e rigorosa.

La perplessità del mondo del ciclismo

Gli strumenti hi-tech non sono vietati al momento, ma pur non essendo vietati, non hanno ancora la simpatia da parte delle autorità del Ciclismo mondiale. Il direttore generale del Tour de France dal 2007, ChristianPrudhomme, ha spiegato assieme a David Lappartient, presidente dell’Unione ciclistica internazionale, che nel 2020 vorrebbero incominciare a vietare strumenti a disposizione dei ciclisti sul manubrio della bicicletta, per evitare che essi diventino più che atleti “pedine telecomandate facendo perdere alle gare l’imprevedibilità che le rende magnifiche”. 

Novità e approfondimenti sulla tecnologia che incontra il mondo dello sport si possono trovare in questa sezione di Macitynet.

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