Per più di un anno le voci di Touch ID su iPhone X si sono rincorse, si è parlato da un sensore posto al di sotto dello schermo, sulla scocca posteriore o, addirittura, sul lato del terminale ma sarebbe stato tutto inventato, o quasi, almeno secondo quanto dichiarato dal capo ingegneria hardware di Apple, Dan Riccio.
In un’intervista rilasciata a TechCrunch, Riccio ha dichiarato che Apple “ha passato pochissimo tempo” nel tentativo di implementare il sensore di impronte digitali in queste posizioni, perché era già concentrata sul perfezionamento del Face ID. Lo stesso capo ingegnere smentisce anche le voci secondo cui Apple non sarebbe riuscita a mettere il Touch ID al di sotto dello schermo, ripiegando così sul riconoscimento facciale. Anche in queso caso niente di più sbagliato: Apple ha subito trovato la strada giusta con il Face ID, e spendere tempo a pensare al Touch ID in posizioni bizzarre sarebbe stato solo una perdita di tempo.
Cupertino ha preferito concentrarsi sull’attuale sistema di riconoscimento facciale, ottimizzato al meglio per raggiungere la qualità definitiva. Le dichiarazioni del capo ingegnere contrastano con la moltitudine di rumor apparsi in rete sin dal marzo scorso, poi proseguite nel mese di luglio, quando l’analista di KeyBanc Capital Markets, Andy Hargreaves, era convinto, al contrario di quanto dice Riccio, che Apple stesse ancora lavorando per incorporare il Touch ID al di sotto del display.
L’ultima previsione di Kuo, invece, ritiene che Apple rimuoverà il Touch ID su tutti gli iPhone del 2018, oltre che su iPad, proprio per favorire il Face ID. Peraltro, il sistema di riconoscimento facciale e la tecnologia TrueDepth non saranno notevolmente migliorati il prossimo anno: non ci sarà spazio per il 3D sensig sulla camera posteriore, tecnologia che rimarrà dunque esclusiva del sensore anteriore.