Sembra che le prestazioni di Touch ID peggiorino con il passare del tempo: il riconoscimento delle impronte integrato in iPhone 5s è una delle funzioni più importanti e innovative dell’ultimo smartphone della Mela, ma in USA alcuni utenti e un blogger di tecnologia lamentano periodici problemi di funzionamento.
Il campanello di allarme arriva da un post del blogger Dr. Drang, riportato da Cult of Mac, che dichiara di apprezzare la funzione Touch ID che evita di dover sbloccare lo smarpthone e di inserire tutte le volte a mano il codice di sicurezza numerico. Ciò nonostante, con un iPhone 5s acquistato a metà ottobre, il blogger statunitense dichiara di essere stato costretto a re-inserire e memorizzare di nuovo le proprie impronte due volte.
In pratica secondo le prime lamentele in circolazione sul web, Touch ID funziona benissimo per un periodo di tempo che va dalle due settimane a un mese circa, dopo di che il riconoscimento delle impronte diventa sempre più difficoltoso fino a diventare inutilizzabile. A questo punto si rende necessaria la cancellazione delle impronte in memoria: ripetendo il rilevamento delle impronte e memorizzandole di nuovo, Touch ID torna a funzionare in modo ottimale. Questo però dura per un periodo limitato di tempo, fino a richiedere una nuova procedura di autenticazione delle proprie impronte.
Il post del blogger USA è stato ripreso anche da John Gruber, altro noto blogger USA specializzato sull’universo Apple che segnala esperienze simili anche per alcuni dei suoi lettori. In ogni caso si tratta delle prime e circoscritte lamentele apparse sul web: allo stesso tempo occorre tenere presente che nel mondo ci sono milioni di utenti che stanno usando iPhone 5s e Touch ID quotidianamente senza alcun problema.
Per quanto riguarda invece le possibili ragioni sul decadimento delle prestazioni di Touch ID è possibile formulare solo alcune ipotesi. Da quanto è emerso finora non sembra trattarsi di un problema hardware: il rivestimento in cristallo di zaffiro offre una robusta protezione dello scanner impiegato da Apple, mentre quest’ultimo sembra funzionare senza problemi subito dopo aver effettuato il reset delle impronte in memoria. Sembra invece che il problema del decadimento delle prestazioni possa essere dovuto al sistema di apprendimento continuo implementato da Cupertino.
Il software che gestisce Touch ID è infatti in grado di rilevare e memorizzare nuovi dettagli delle impronte dell’utente man mano che il sistema viene usato nel tempo. L’ipotesi per il momento avanzata è che proprio questa funzione potrebbe corrompere le impronte originali provocando il deterioramento lamentato da un numero limitato di utenti. Da qui la spiegazione del reset delle impronte in memoria per risolvere il problema.
E’ molto probabile che sentiremo ancora parlare di questo argomento nei prossimi giorni, ora che è stato indicato e ha trovato circolazione in Rete. Se l’origine software del problema dovesse essere confermata, Apple potrà facilmente risolverlo con un update software.