Touch ID è davvero un sistema comodo da usare, veloce e anche utile? Abbiamo provato a scoprirlo, in una serie di test che abbiamo svolto nel corso della giornata di oggi, mettendo alla prova questa funzione tipica di iPhone 5s.
Attivazione
Touch Id può essere impostato nella fase iniziale di settaggio di iPhone. In pratica, poco prima della configurazione della password per il blocco del telefono, ci verrà chiesto se vogliamo configurare anche Touch Id, questo consente di creare immediatamente il profilo delle nostre impronte digitali. Nel nostro caso siamo andati avanti nella configurazione senza attivare nella prima fase Touch ID. Chi facesse questa scelta potrà successivamente attivare Touch Id da Impostazioni –> Generali –> Codice e impronta digitale (nei telefoni privi di Touch ID questa opzione si chiama solo “blocco con codice”) –> Impronte digitali. Se avremo impostato un codice di blocco schermo, ci verrà chiesto di inserirlo prima di arrivare ad “Impronte digitali”. Per attivare l’impronta digitale dovremo scegliere “aggiungi una impronta”. Il sistema ci guiderà alla lettura della nostra impronta digitale mediante una serie di letture successive. Ci sarà anche chiesto di attuare letture con inclinazioni diverse per adeguare la lettura alla differente posizione del dispositivo visto che non sempre poggeremo il dito scelto con lo stesso orientamento.
Come funziona
Attualmente le funzionalità di Touch ID sono due: permette di sbloccare iPhone senza usare il codice di blocco e di fare acquisti su App Store senza usare la password.
Il funzionamento sulla schermata iniziale opera in maniera molto semplice. Una volta innestato il blocco, sia perché l’abbiamo temporizzato o perché semplicemente abbiamo messo in stop il telefono, per accedere alle funzioni di iPhone tutto quel che dovremo fare sarà poggiare il dito sul tasto home senza neppure arrivare alla schermata dove si deve introdurre il codice (swipe verso destra).
In iTunes per usare il codice dovremo semplicemente scegliere l’applicazione da scaricare e successivamente confermare che vogliamo usare Touch ID invece della password (opzione che comuqnue è sempre possibile).
I test che abbiamo svolto hanno dimostrato una straordinaria precisione nella lettura dell’impronta. Abbiamo provato ad ingannare il lettore orientando in maniera diversa il dito registrato, a tenerlo inclinato, ad attuare una lettura laterale e persino imponendo l’impronta a dispositivo rovesciato ma la lettura è avvenuta in maniera quasi infallibile. Solo usando la punta del dito invece che il polpastrello il lettore non ha attuato una lettura corretta, impedendoci di accedere alle funzioni protette.
La sicurezza
Touch ID utilizza diversi sistemi per garantire la massima sicurezza possibile. In particolare al primo utilizzo viene sempre chiesto anche il codice numerico di blocco di iPhone o la password di App Store. Se si spegne iPhone si deve sempre utilizzare alla prima accensione la password e non Touch ID. App Store richiede dopo un certo tempo la password per “rinnovare Touch Id”. Il tempo preciso che trascorre tra una lettura e l’altra probabilmente ce lo farà sapere Apple, ma nel nostro caso la richiesta dell’input della password è avvenuta dopo un paio d’ore.
iOs 7 è piuttosto schizzinoso (detto positivamente…) quando non rileva correttamente una impronta. Dopo sei tentativi non andati a buon fine, non sarà più possibile usare Touch ID ma dovremo usare necessariamente la password per sbloccare l’accesso sia ad iPhone che ad App Store.
Segnaliamo che è impossibile cancellare una impronta digitale, ma potremo cancellarle tutte disattivando il codice numerico di blocco di iPhone. In questo caso quando andremo a riattivarlo ci verrà chiesto se vogliamo cancellare anche le impronte digitali.
Infine se andremo a disabilitare l’interruttore che abilita l’uso di Touch ID con App Store e poi proviamo a riattivarlo, per farlo, il sistema ci chiederà sempre di inserire la password dell’App Store stesso.
Conclusioni
Il sistema di lettura delle impronte è certamente ben implementato, preciso e rapido ed è in grado di leggere le impronte anche se collochiamo il dito in posizioni improbabili. La comodità è meno scontata e dipende dalla funzione. La necessità di dare sicurezza al sistema, ha portato Apple a programmare iOS per richiedere in più di una occasione la password, in particolare per gli acquisti da App Store dove esiste un sistema temporizzato che ci obbligherà comunque ad introdurre il mostro codice trascorso un certo tempo dal precedente utilizzo. Per l’accesso al blocco schermo invece poter usare un polpastrello invece che digitare il codice a quattro cifre, può essere un vantaggio, anche se non del tutto determinante.
In conclusione la funzione Touch ID è certamente un sistema tecnologicamente sofisticato ed che colpisce per la fluidità, anche se probabilmente allo stato attuale delle cose non costituisce un assetto stratetigico capace di spostare gli equilibri o determinare da solo l’acquisto di iPhone 5s. Diversamente di potrà dire se e quando anche le terze parti potranno accedere al riconoscimento delle impronte digitali; a quel punto potendo usare applicazioni di pagamento elettronico o sistemi di accesso a dati personali evitando di immettere una password fruendo di un sistema tanto tecnologicamente avanzato, potrebbe dare ad iOS un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.