Square Enix ha reso disponibile Tomb Raider II per iPhone e iPad, dando la possibilità di giocare su iOS al secondo capitolo del celebre gioco rilasciato nel 1997 inizialmente per PlayStation di Sony, ma poi transitato su tutte le piattaforme, inclusa quella Apple.
La leggenda continua. A circa un anno dal rilascio su App Store dell’originale Tomb Raider, la società sviluppatrice ha pubblicato il porting del successivo e pluripremiato classico gioco d’azione e avventura sviluppato da Core Design e originalmente pubblicato nel 1997 da Eidos Interactive. Il gioco, già disponibile da diversi anni anche su Mac App Store, non è nuovissimo né particolarmente al passo con le ultime innovazioni della grafica, ma è ben noto agli storici utenti Apple in quanto fu uno dei primi rari titoli di primo piano per PC che (nel caso specifico nel 1998) venivano convertiti anche per Mac.
La storia vede protagonista, ovviamente, l’intrepida ed affascinante archeologa questa volta impegnata in una caccia affannosa al pugnale Xian che si racconta avere una potenza inimmaginabile. Nel corso dell’avventura, che si svolge in diverse location tra Tibet e Venezia, ma anche sul fondo del mare, Lara dovrà confrontarsi con personaggi molto pericolosi, da monaci guerrieri agli adepti di culti esoterici che cercano anche loro di impossessarsi dell’arma, oltre che tirannosauri, sottomarini, pietroni instabili…
Non solo Tomb Raider II è uno dei migliori esempi dei videogiochi anni ’90, ma è anche uno dei migliori prodotti di allora con tutti gli elementi che hanno poi reso popolare la saga di Tomb Raider. Si tratta di un misto di esplorazione, enigmi da risolvere e azione con Lara che ha particolari movimenti e deve usare le sue abilità “atletiche” per passare da un punto all’altro della mappa.
Non manca la necessità di usare le armi con perizia per riuscire a superare alcuni nemici particolarmente arcigni. La grafica, come accennato, non è (e non può essere, vista la data di rilascio originale) quella dei giochi attuali, ma si tratta comunque di un prodotto che punta più che altro su giocabilità e “feeling” per catturare l’attenzione degli utenti e che riesce nello scopo anche con i videogiocatori più giovani, più smaliziati ed abituati alle moderne tecnologie.