Bruce Tognazzini fu assunto in Apple da Steve Jobs e Jef Raskin nel lontano 1978 e rimase nei ranghi dell’azienda di Cupertino fino al 1992. Fu tra i fondatori di Apple Human Interface Group.
Ai nostri lettori di lungo corso è noto il disappunto con cui “Tog”, questo il nick di Bruce ha accolto in questi ultimi anni le novità di Apple nello sviluppo dell’interfaccia utente: dal mouse rotondo dei primi iMac alla concezione del dock di Mac OS X.
E’ quindi tutta da leggere per chi se la cava con l’inglese la pagina che ha dedicato all’uscita di iPhone con una disamina puntigliosa dei vari aspetti della sua interazione con l’utente e la coerenza dell’interfaccia grafica partendo dalla storia del telefono cellulare e passando per quella del multi-touch iniziata negli anni ’80 con William Buxton passando per gli espirementi con le “gestures” degli anni 90 che video lo stesso Tognazzini con la “pinch interface” parte del progetto Starfire per Sun Microsystems descritta nel testo del 1996 “Tog on Software Design” a pagina 78.
Secondo Tognazzini non è tanto la paternità di ogni singolo aspetto dell’interfaccia di iPhone che conta quanto l’avere assemblato una tale quantità di grandi idee e processi in un singolo dispositivo e rese disponibili agli esseri umani: e in fondo è questo il genio di Steve Jobs e il genio di Apple.
Ovviamente non vogliamo togliervi il gusto della lettura con una improvvisata traduzione (che sarebbe comunque interessante se qualcuno dei nostri lettori volesse dedicarvisi a beneficio di chi non comprende la lingua inglese) e con volo andiamo alla conclusione di “Tog” che suona più o meno così:
“Il Mac ha languito per anni a causa dell’uscita di Steve Jobs da Apple avvenuta poco dopo la sua presentazione e per il fatto il management reduce non aveva assolutamente il suo approccio visionario.
Sperando che Steve Jobs non se ne vada anche questa volta possiamo assumere il progresso che fece il Mac nei suoi primi passi impallidirà a confronto di quello che potrebbe ottenere iPhone tanto che tra 3 o 5 anni passeremo dal sentimento di meraviglia di oggi a considerarlo come un semplice giocattolo.
I telefoni tradizionali sono noiosi, limitati a alla fine del loro ciclo vitale. iPhone è nel pieno della gloria, e questo è solo l’inizio.”
L’intervento di Tognazzini è pubblicato su questa pagina.