Prima è arrivato Maemo, poi è giunto il turno di Moblin; dall’unione di questi due si è poi arrivati a MeeGo, sfortunato e (quasi) prematuramente abortito sistema operativo che doveva essere il fiore all’occhiello del matrimonio tra Intel e Nokia. La Linux Foundation ospiterà ora Tizen, progetto guidato da Samsung e Intel, al quale si uniscono gli sforzi di LiMo Foundation, consorzio del quale fanno parte Access, Panasonic Mobile, NEC Casio, NTT DoCoMo, Samsung, SK Telecom, Telefonica, e Vodafone. Gli sviluppatori vogliono scommettere su app che, grazie all’HTML, sono in grado di funzionare su categorie multiple di dispositivi: tablet, cellulari, smart TV e sistemi di entertainment per le automobili. Sul sito MeeGo gli sviluppatori incoraggiano i membri a fare la transizione verso Tizen ripetendo che “il futuro è nell’HTML5, esclusa una piccola percentuale di applicazioni, siamo fortemente convinti che gli investimenti debbano spostarsi sull’HTML5”.
Da parte sua, Intel supporterà Tizen con l’App Up Center (un centro di download simile all’App Store di Apple dal quale scaricare applicazioni per netbook a basso costo e a basso consumo costruiti da vari produttori) fornendo framework basati sugli standard HTML5 e WAC. Intel incoraggia ad ogni modo i programmatori, invitandoli a continuare a sviluppare anche per i netbook MeeGo, creando app compatibili sia con questi, sia con i netbook Tizen.
Samsung continua nella sua strategia di puntare su sistemi operativi multipli e su più piattaforme: Android, Windows Phone, Bada (sistema che l’azienda si appresta a rendere open source nel 2012). A seguito della partnership tra Nokia e Microsoft, e dopo l’acquisizione di Motorola Mobility di Google, è facile immaginare come Samsung voglia avere tenere il controllo su più settori, indipendentemente dal successo o meno di alcune OS per sistemi mobile.