Steve Jobs è uno dei 20 americani giudicati più influenti di tutti i tempi secondo una nuova lista creata dalla redazione del Time. Il nome dello scomparso co-fondatore di Apple appare così a fianco dei più grandi americani di ogni campo e di ogni era: solo per fare alcuni esempi Einstein, Thomas Jefferson, George Washington, Toro Seduto, Edison, Martin Luther King, Muhammad Alì e altre grandissime personalità dei secoli scorsi.
Nell’estratto del profilo dedicato a Steve Jobs la redazione del Time illustra e motiva l’inserimento di Jobs, scomparso solo lo scorso anno, all’interno di una lista che include tutti i mostri sacri della politica, della scienza, dello sport e dell’industria della storia degli Stati uniti. “E’ stato il sommo sacerdote nell’era dei computer” descrivendo poi la figura di Jobs somigliante a quella di un monaco fin dai tempi della gioventù come hippy nella Bay Area, nelle comunità di lavoro fino al viaggio in India e poi nelle sue grandi imprese nell’industria allora nascente dei computer, fino all’aspetto sempre più magro e ascetico man mano che la malattia avanzava, nelle ultime apparizioni alle presentazioni Apple.
Il profilo offre un riassunto della fondazione di Apple, della fuoriuscita con la gestione di Next e di Pixar fino al grande ritorno che dal 1997 in poi ha trasformato una società sull’orlo del fallimento nella corporation più capitalizzata di tutto il mondo. Fino al giudizio finale “Jobs era un visionario il cui genio fu grande per il design: ha spinto e spinto per rendere l’interfaccia tra i computer e la gente elegante, semplice e deliziosa. Ha sempre rivendicato che il suo obiettivo era quello di creare prodotti che fossero “insanely great”, pazzamente grandi. Secondo la redazione del Time e non solo per loro la missione di Jobs è stata compiuta.
Per consultare il profilo di Jobs e la lista dei 20 americani più influenti di tutti i tempi è possibile partire da questo link.