Anche quest’anno Tim Cook è stato selezionato tra gli otto finalisti scelti dal Time per il prestigioso premio Person of the Year 2014, ma anche questa volta, come già successo nel 2012, il Ceo di Apple non è il vincitore. Dell’inclusione di Tim Cook nella lista ristretta dei finalisti abbiamo riferito ieri: oggi la celebre testata statunitense ha annunciato il vincitore ufficiale che non è una singola persona bensì un gruppo: gli operatori sanitari che tutti i giorni lottano contro l’epidemia di Ebola in Africa.
Il sistema sanitario globale non è nemmeno lontanamente solido abbastanza per tenerci al sicuro da malattie infettive, e “noi” significa che tutti, non solo quelli in luoghi lontani dove questo è una delle minacce tra tante che reclamo vite ogni giorno. Il resto del mondo può dormire la notte per merito di un gruppo di uomini e donne disposti a resistere e combattere. Per gli atti instancabili di coraggio e di misericordia, per procurare tempo al mondo per aumentare le difese, per il rischio, per la perseveranza, per il sacrificio e la salvezza, i combattenti di Ebola sono di Person of the Year 2014 del Time”.
Ricordiamo che la scelta su Tim Cook era stata motivata per la capacità del Ceo di Apple di essere riuscito in una impresa considerata impossibile, cioè sostituire Steve Jobs alla guida della più innovativa e ammirata multinazionale del mondo. A tre anni dal passaggio del testimone Cook ha dimostrato ampiamente di essere l’uomo giusto, soprattutto quest’anno con il lancio di iPhone 6, nuovi iPad, la presentazione di Apple Watch, il lancio del servizio di pagamenti Apple Pay e anche in considerazione della sua presa di posizione personale sulla diversità, dichiarando pubblicamente al mondo la propria omosessualità.
Ricordiamo che nel 2012 Tim Cook non fu eletto uomo dell’anno e che fu superato da Barack Obama. Impossibile contestare la vittoria agli operatori sanitari, una scelta giusta e meritata in considerazione dell’impegno e della coraggiosa volontà di aiutare il prossimo nelle aree più bisognose della Terra anche a rischio della propria vita.
