Entro la fine dell’anno in Cina sarà avviato un nuovo centro ricerca e sviluppo Apple. Lo ha promesso Tim Cook a Zhang Gaoli, uno dei più alti funzionari del Paese, durante una riunione alla quale, secondo quanto riportato da Reuters, era presente anche il CEO di Foxconn Terry Gou.
L’obiettivo è quello di aumentare la propria presenza e la quota di mercato nel paese specialmente in vista del recente calo di vendite di iPhone parallelamente al fatturato, inferiore del 33% rispetto ai numeri registrati lo scorso anno nello stesso periodo. I dettagli non sono stati ancora resi noti pubblicamente, quindi al momento non è chiara la posizione esatta in cui dovrebbe sorgere la nuova struttura, né quanti dipendenti sarà in grado di ospitare.
Il recente viaggio di Cook rappresenta la sua seconda visita in Cina del 2016. La prima fu a maggio quando incontrò Jean Liu, presidente Didi Chuxing, società di trasporti personali cinese con sede a Pechino che fornisce veicoli e taxi da chiamare in Cina tramite applicazioni via smartphone, in modo simile per modalità e prezzi contenuti a Uber.
Gli iPhone sono solo la punta dell’iceberg
I problemi di Apple in Cina non sono però circoscritti alle sole vendite di iPhone: non dimentichiamo infatti la recente chiusura di iTunes e iBooks per libri e film resa possibile grazie a un nuovo regolamento nato per verificare le pubblicazioni delle aziende straniere con l’evidente intento di controllare la distribuzione dei contenuti.