Come abbiamo riferito pochi giorni addietro, il neo Presidente degli Stati Uniti ha invitato alcuni leader nel settore tecnologico per un incontro presso la Trump Tower di New York mercoledì 13 dicembre. Non erano ancora noti i nomi degli invitati ma Recode ha ottenuto l’elenco e tra questi, ci sono: Larry Page (CEO di Google), Sheryl Sandberg (COO di Facebook), Satya Nadella (CEO di Microsoft), Tim Cook (CEO di Apple), Chuck Robbins (CEO di Cisco), Ginni Rometty (CEO di IBM), Brian Krzanich (CEO di Intel) e Safra Catz (CEO di Oracle).
Non c’è conferma ma all’incontro potrebbe partecipare anche Jeff Bezos, CEO di Amazon e proprietario del Washington Post, giornale che più ha volte ha attaccato il neo-presidente e per niente amato dal presidente eletto (a giugno di quest’anno Trump aveva vietato ai giornalisti del Washington Post di entrare ai suoi eventi “a causa della incredibilmente scorretta copertura della campagna elettorale”). Si dice che il team di Trump abbia riscontrato non poche difficoltà a convincere gli interpellati ad accettare l’invito. Temi quali le leggi contro l’immigrazione, la lotta alla cifratura e la delocalizzazione della produzione spaventano molti big della Silicon Valley.
Non tutti la pensano ovviamente allo stesso modo. Safra Catz di Oracle ha dichiarato: “Ho intenzione di dire al Presidente eletto che siamo con lui e lo aiuteremo in ogni modo possibile”. “Se sarà in grado di riformare il codice tributario, alleggerire le regolamentazioni e consentire la nascita di migliori accordi commerciali, l’industria tecnologia degli Stati Uniti sarà più forte e competitiva che mai”. Tra gli assenti degni di nota: Meg Whitman la repubblicana CEO di HP (ma avversaria di Trump) ma anche Jack Dorsey, CEO di Twitter (uno degli strumenti social preferiti da Trump).