Le leggi sull’immigrazione di Trump preoccupano i lavoratori dell’IT. L’ha detto al presidente USA Tim Cook, Nell’incontro tra i CEO della Silicon Valley e Donald Trump,nel corso del quale si è discusso di come gettare le basi per aiutare l’amministrazione USA a riorganizzare e modernizzare il governo, a prescindere dalle diverse vedute politiche.
Cook non ha mai fatto mistero del fatto che l’approccio al tema dell’immigrazione sia deleterio per l’industria della Silicon Valley e questo argomento, a quanto pare, è diventato uno dei temi giuda del faccia a faccia. Cook avrebbe anche fatto da portavoce delle preoccupazioni dei lavoratori, non solo delle aziende, inquietati dall’approccio dell’amministrazione sui temi dell’immigrazione.
Cook ha evidenziato che le persone che lavorano nel mondo IT e i loro colleghi di lavoro sono preoccupati dalla loro condizione, spiegando che sarebbe grandioso se il presidente potesse “inviare loro un segnale”. Trump avrebbe replicato che vuole una riforma globale in materia di immigrazione, esortando i CEO ad appellarsi a senatori e membri del congresso per spingere la riforma.
Il Presidente ha in precedentemente dichiarato che il progetto di legge sull’assistenza sanitaria ha bisogno di “più coraggio”, offrendo un assist a Cook il quale ha spiegato che anche l’approccio sull’immigrazione ha bisogno di più coraggio. Il CEO di Apple ha fatto riferimento anche al programma noto come “Deferred Action for Childhood Arrivals”, le tutele per gli immigranti che entrano illegalmente nel Paese come bambini che è in fase di revisione da parte dell’Amministrazione Trump.
Trump ha ordinato a tutti i dipartimenti e le agenzie federali competenti di pensare a una profonda revisione del sistema, elemento che potrebbe portare anche a fermare la lotteria che ogni anno assegna circa 65’000 permessi di lavoro mentre altri 20’000 vengono distribuiti tra i neolaureati più meritevoli. Quest’anno si è già assistito a un crollo delle domande per i visti H-1B: 199’000 contro le 236’000 dello scorso anno; le politiche anti-immigrazione di Donald Trump sembrano avere già avuto un effetto deterrente.