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Tim Cook: «I prodotti Apple cambiano il mondo e non sono solo per ricchi»

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Apple si è classificata terza nella classifica di Fortune delle aziende più importanti del pianeta che con il loro operato cambiano il mondo, non solo in termini di sviluppo di nuove tecnologie ma anche per quanto riguarda l’attenzione all’ecologia.

La rivista nota a chiunque si occupa di business spiega che le aziende indicate in questa particolare classifica contribuiscono con il loro operato a migliorare la società e a cambiare il mondo. Si tratta dunque di un riconoscimento internazionale importante e il CEO della Mela Tim Cook per l’occasione ha concesso un’intervista al caporedattore Adam Lashinsky.

Tim Cook. Foto: Spencer Lowell - Fortune
Tim Cook. Foto: Spencer Lowell – Fortune

Cook conferma che Apple è un’azienda che ha cambiato il mondo, prima di tutto con i suoi prodotti, grazie ai quali le persone riescono a fare molte cose. “Credo che Apple abbia cambiato il mondo tramite i suoi prodotti” ha detto Cook. “Abbiamo creato prodotti per le persone, strumenti che consentono loro di fare cose che non avrebbero potuto fare in altri modi, permesso loro di creare, imparare, giocare, fare cose veramente meravigliose”.

Per il CEO di Apple, Apple ha contribuito a cambiare il mondo anche dal punto di vista dell’ambientalismo, dell’istruzione, della difesa dei diritti umani, della privacy e della filantropia. Alla richiesta del perché Apple non ha una sua fondazione di beneficenza, Cook ha spiegato che avere un’organizzazione separata con un consiglio di amministrazione separato, “non è da Apple”.

“Sono del parare che facciamo molte buone cose con tutte le 120.000 persone che stanno dietro, rispetto a quanto farebbero 12 persone in un angolo a prendere decisioni. Non critico le persone che fanno queste attività, penso che loro abbiamo trovato il modo di farlo e forse è grandioso, ma non sarebbe lo stile di Apple”.

Tra gli esempi di programmi pensati per il mondo dell’istruzione, Cook ha citato Swift Playgrounds, l’app per imparare a programmare su iPad che offre modo tutto nuovo per imparare a programmare utilizzando robot, droni e strumenti musicali, consentendo alle persone di imparare e creare.

“…l’intero concetto di Swift è realizzare codice facile da usare con i nostri prodotti permettendo a tutti di imparare. E tutti possono farlo. È abbastanza potente da consentire la scrittura di app complesse che avete sempre sognato. A un certo punto abbiamo pensato che anche altri avrebbero potuto volerlo fare ed è arrivata l’idea di Swift Playgrounds, programma studi pensato anche per i ragazzi dai 9 agli 11 anni, e poi abbiamo pensato ancora più in grande con il programma destinato agli studenti di scuola superiore (K-12), chiamato “Everyone Can Code”. Le persone che vogliono imparare a scrivere codice possono eventualmente diventare sviluppatori. Cook ha spiegato ancora una volta che la cosiddetta “app-economy” ha portato alla creazione di milioni di posti di lavoro.

Cook ha detto all’intervistatore di non essere d’accordo con la sua opinione che i prodotti Apple abbiamo prezzi elevati, prevedano margini elevati per l’azienda e siano destinati a utenti benestanti. “Non abbiamo un margine elevato. Non userei questa parola. Esistono aziende che riescono a ricavare margini molto più elevati. Il prezzo è stabilito in base al valore del prodotto. Cerchiamo di creare i migliori prodotti possibili. Ciò significa che non creiamo tipologie di prodotti-base e ma anche che non invitiamo le persone a disprezzarle: è un buon modello di business ma non è un modello commerciale nel quale siamo coinvolti”.

“Se osservate la nostra linea di prodotti, oggi potete comprare un iPad per meno di 300$. Potete comprare anche un iPhone, in base al modello che selezionate, sempre nello stesso range di prezzo. Non sono prezzi per «ricchi». Ovviamente non avremmo oltre un miliardo di prodotti – che è la nostra base di installato – se avessimo creato solo prodotti per ricchi, essendo questo un numero considerevole, indipendentemente da come si guardano questi numeri”.

Cook ha infine parlato dell’interesse di Apple nel campo della salute, lasciando intendere l’arrivo di prodotti specifici per questo settore. “C’è molto altro nel campo della salute. Ci sono molte cose di cui non posso parlare e sulle quali stiamo lavorando; per alcune di queste è ovviamente possibile costruire un’attività commerciale, per altre no, per alcune non è ancora del tutto chiaro. Penso ad ogni modo che siano aree di grande interesse per il futuro di Apple”. L’intervista completa, a questo indirizzo.

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