Emergono altre interessanti informazioni dall’ultima comunicazione depositata presso la SEC da Apple in attesa dell’incontro degli azionisti il prossimo febbraio. Secondo quanto riportato dalla Mela, Cupertino avrebbe pagato Tim Cook nell’anno fiscale 2013, che si è concluso nel mese di settembre, per una cifra pari a 1,4 milioni di dollari di stipendio, cui si aggiunge un bonus di 2,8 milioni di dollari.
Anche nel 2012 il pacchetto retributivo di Tim Cook era stato di 4,2 milioni di dollari, “stipendio” quindi confermato anche nell’anno successivo, se non fosse per un’eccezione degna di nota: l’amministratore delegato di Cupertino ha rinunciato a 7.123 azioni di Apple legate alla performance annuali della società.
A causa del calo delle azioni Apple in questo anno fiscale, il consiglio di amministrazione dell’azienda ha deciso che solo 72,877 mila azioni (su una tranche di 80.000) sarebbero state distribuite. Tim Cook – che a giugno aveva esplicitamente chiesto la distribuzione della azioni in base alle performance aziendali – ha quindi rinunciato alle restante parte.
La decisione – presa soprattutto per calmare gli animi degli investitori – aveva contribuito a determinare i compensi quindi non tanto all’andamento di Apple sul mercato commerciale e industriale, ma più alle sue performance a Wall Street, che in molti casi hanno segnato risultati inversi rispetto a quelli mostrati invece sul mercato reale dai prodotti Apple. Sulla base di un valore azionario di 560,09 dollari, Tim Cook ha rinunciato a quasi 4 milioni di dollari.