Il CEO di Apple, Tim Cook, ha concesso una breve intervista al canale televisivo Fox News, evidenziando la responsabilità sociale delle piattaforme e parlando del potenziale ritorno di Parler sull’App Store (app bloccata perché utilizzata da alcuni sostenitori di Trump per organizzare l’attacco al Congresso, eliminata anche da Google e con i server disabilitati da Amazon per via di centinaia di post che incitavano alla violenza).
Nell’intervista di Chris Wallace su Fox News Sunday, Cook ha ribadito la posizione di Apple sulla battaglia in corso da parte di alcuni proprietari delle piattaforme online in merito all’incitamento all’odio. Apple, al pari di Google e Amazon, è coinvolta in questa discussione sostenendo la necessità dello stop perché il social senza regole Parler avrebbe violato linee guida che vietano di condividere contenuti che promuovano la violenza e notizie false.
Tim Cook aveva già riferito in una precedente intervista che Parler poteva tornare sull’App Store se avesse seguito i Termini di Servizio di Apple; nell’ultima intervista è stato ribadito ancora una volta il concetto.
Wallace ha chiesto se Apple e altre aziende del mondo IT stiano limitando la libertà di espressione. Cook ha sottolineato che l’App Store è una piattaforma privata e in quanto tale ha le sue regole. “Abbiamo un’app store sul quale sono presenti circa 2 milioni di app e realtivi termini di servizio per queste app”, ha spiegato Cook.
“Ovviamente non controlliamo cosa c’è su internet ma non abbiamo mai considerato la nostra piattaforma come una replica di internet: abbiamo regole e regolamenti e chiediamo semplicemente alle persone di attenersi a tali dettami”.
Apple’s Tim Cook is on Fox News Sunday and said Apple would welcome Parler back to the App Store if it shows it can consistently take down violent posts.
“We’ve only suspended them… If they get their moderation together, they would be back on there.”https://t.co/kWTLBtQA9P
— Jack Nicas (@jacknicas) January 15, 2021
Nella stessa intervista a Cook è stato chiesto dell’iniziativa di giustizia razziale e in particolare da dove è nata l’idea del programma che continuerà anche nel 2021. “Lo scorso anno la morte di George Floyd, ha determinato una emergenza”, ha spiegato Cook. “Siamo entusiasti di poter fare la nostra parte in questo ambito, e ci auguriamo che più persone seguano il nostro esempio”.
Apple ha lanciato nuovi importanti progetti nell’ambito della Racial Equity and Justice Initiative (REJI) per contrastare il razzismo sistemico e promuovere l’equità razziale a livello nazionale. L’azienda ha deciso di finanziere un hub educativo unico nel suo genere per le università storicamente afroamericane (Historically Black Colleges and Universities, HBCU), e una Apple Developer Academy per sostenere l’insegnamento della programmazione e delle materie tecniche a Detroit, e finanziamenti in capitale di rischio per favorire l’imprenditoria di colore. Insieme, le iniziative della REJI puntano a offrire più opportunità alle comunità di colore in tutto il Paese e a contribuire alla nascita di una nuova generazione di leader all’insegna della diversità.
Wallace ha fatto qualche domanda a Cook sulla sua vita e su cosa spera di ottenere con tale iniziativa. Il CEO di Apple ha riferito di essere felicissimo per le potenzialità del progetto, qualcosa in grado di offrire varie opportunità.
“Ricordo periodi di tempo quando ti trovavi alle superiori, al college o oltre, e guardandoti intorno vedevi solo persone bianche, indipendentemente se si trattava di college o università, scuole superiori o qualcosa del genere”, ha detto l’amministratore delegato di Apple; “non mi sembra giusto”.
“Penso che sia qualcosa che abbia a che fare con l’assenza di opportunità. Risale a questo”, ha spiegato ancora Cook. “E quindi ciò che stiamo cercando di fare con questo programma è offrire alle persone opportunità”.
Nell’intervista si è parlato brevemente anche di Steve Jobs, del successo di Apple Watch e di cosa c’è in cantiere. Il CEO della Casa di Cupertino ha ripetuto il consueto ritornello su Apple che intende realizzare i migliori prodotti al mondo ma non ha voluto fare riferimento a nuovi prodotti o alla vociferata Apple Car.
“Ci piacerebbe usare la nostra piattaforma per risolvere alcuni dei grandi problemi del paese. Abbiamo sempre pensato che l’azienda avesse un obiettivo più grande del solo guadagno, qualcosa in grado davvero di fare la differenza”, ha concluso Cook. “È questo che mi spinge, mi fa alzare la mattina e mi aiuta a continuare a lavorare”.