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Tim Cook parla della sentenza Epic vs Apple ai dipendenti

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Il CEO di Apple Tim Cook ha riferito ai dipendenti di non vedere l’ora di andare avanti dopo che la giudice Rogers ha depositato la sentenza che ha chiuso il primo grado di giudizio nella causa che ha visto contrapposte Apple a Epic Games.

Nell’ambito di un incontro informale con i dipendenti, Cook ha ripetuto quello che era stato dichiarato pubblicamente dall’azienda, sottolineando la vittoria di Cupertino – che ha confermato la validità e legalità del modello di business di Apple – e minimizzando l’unico punto a loro sfavore, l’obbligo di permettere agli sviluppatori la possibilità di offrire pagamenti all’infuori di App Store.

«App Store è stato costruito per essere un logo di fiducia per gli utenti e consentire loro di esplorare e scoprire le app» ha dichiarato Cook, come riporta The Verge. «È stato concepito per essere una grande opportunità di business per gli sviluppatori». Epic vs Apple, Tim Cook ha parlato della sentenza con i dipendenti

«Epic è arrivata e voleva fondamentalmente essere trattata in modo speciale. Le nostre regole sono che trattiamo tutti allo stesso modo. Ci hanno ripetutamente chiesto di trattarli in modo diverso, abbiamo detto no e ci hanno citato in giudizio su 10 diverse questioni. La Corte ha dato ragione ad Apple su nove aspetti e a Epic un punto. Cosa più importante, è stato stabilito che Apple non è un monopolio, elemento che abbiamo sempre saputo. Apple lavora in un mercato estremamente competitivo».

Lo scorso anno il CEO di Epic, Tim Sweeney, aveva chiesto ad Apple di permettere sistemi di pagamento alternativi nella sua versione del gioco Fortnite per iOS, riferendo di sperare che Apple decidesse di offrire queste opzioni egualmente disponibili per tutti gli sviluppatori iOS.

Diversamente da quanto dichiarato da Cook, sembra che Apple non abbia trattato tutti allo stesso modo e trattamenti di favore siano stati riconosciuti ad esempio a Netflix, cercando di convincere quest’ultima a non abbandonare gli abbonamenti in-app, offrendole condizioni mai offerte ad altri sviluppatori. Esempi di condizioni favorevoli sarebbero emerse da mail mostrate nel corso del procedimento giudiziario che ha visto contrapposte Epic e Apple.

Cook riporta invece correttamente quanto concluso dal tribunale, che non è possibile concludere che Apple sia un monopolista ai sensi delle norme vigenti, anche se ha tuttavia posto in essere delle pratiche che potrebbero essere considerate anticoncorrenziali.

apple risponde epic games

Epic non è rimasta soddisfatta della sentenza del giudice Rogers e proporrà appello contro la decisione. Apple finora non si era pronunciata, ma dalle parole di Cook sembra di capire che la multinazionale non è troppo preoccupata per l’appello.

«Penso che la sentenza sia positiva per cercare di mettere in discussione alcuni termini alla base di App Store», ha detto ancora Cook sul caso Epic ai dipendenti, spiegando che ci sono un paio di termini che la sentenza cambia, ma niente di stratosferico, facendo capire che Apple intende in ogni modo battagliare sui termini in questione, come traspare dalla dichiarazione finale di Cook ai dipendenti Apple «Non vedo l’ora di andare avanti».

Ricordiamo che la causa madre relativa alle commissioni del 30% e ai metodi di pagamento alternativi è quella che vede contrapporti Epic ad Apple. Il processo vero e proprio tra le due società è iniziato il 3 maggio. Già altri importanti protagonisti della scena hanno fatto le proprie mosse collaterali, tra queste Microsoft e Google. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.

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