Il CEO di Apple, Tim Cook, è stato intervistato nell’ambito della conferenza VivaTech, evento europeo dedicato alle startup. L’amministratore delegato della Casa di Cupertino ha parlato del DMA, il Digital Market Act, pacchetto di norme che dovrebbero regolamentare all’interno dell’Unione europea l’operato dei vari big del mondo IT che forniscono servizi digitali.
Alcuni punti delle regole previste dall’Europa mirano a contrastare il regime anticoncorrenziale e monopolistico in cui operano alcune big tech; una serie di disposizioni che, se dovessero essere applicate, avrebbero un impatto rilevante sull’attività di colossi come Apple.
Tim Cook spiega che il DMA potrebbe obbligare il produttore a consentire il “sideloading” su iPhone, in altre parole la possibilità di installare applicazioni scaricabili all’infuori dell’App Store, ad esempio direttamente da Internet o da store alternative. Quest’ultima soluzione sembra gradita anche da Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza.
“Il sideloading danneggerebbe il rispetto della privacy e la sicurezza”, ha dichiarato Cook rispondendo ad una domanda di Lacroix, a capo di Brut, una media company nota per la creazione di contenuti video di breve durata.
“Il DMA attualmente in discussione”, ha continuato Cook “ci costringerebbe a offrire il sideloading su iPhone. Distruggerebbe la sicurezza dell’iPhone e renderebbe superfluo il lavoro sulla privacy che abbiamo integrato in esso. [Con il sideloading] la privacy potrebbe essere più garantita tranne per gli utenti che decidessero di rimanere all’interno del nostro ecosistema”.
Cook ha spiegato che la possibilità di scaricare app da store alternativi è il motivo per il quale su Android ci sono molti più malware che su iOS, spiegando che la maggiore sicurezza è dovuta all’App Store e alle procedure di revisione delle app prima della distribuzione, elementi che aiuta a prevenire la diffusione di malware, spingendo i cybercriminali “fuori dal nostro ecosistema”. A detta di Cook, alcuni aspetti del DMA vanno in direzione contraria agli interessi degli utenti.
Cambiando completamente discorso, a Cook è stato chiesto come immagina l’iPhone 30 tra venti anni. “Beh, sarà migliore dell’iPhone 12”, ha risposto Cook. “Ve lo posso garantire. Risolverà un numero maggiore di problemi alle persone. Alla base di tutto c’è la volontà di Apple di creare prodotti migliori in grado di arricchire la vita delle persone. Non lavoriamo su obiettivi che non sentiamo di poter affrontare, preferendo fare poche cose”. Cook ha spiegato ancora che sono in arrivo “molte cose” in futuro, inclusi i consueti riferimenti alla Realtà Virtuale e alla Realtà Aumentata.