Per Fortune Tim Cook il “più grande leader al mondo”. Nella classifica delle persone con maggior potere detenuto e soprattutto leadership è il CEO di Apple a spodestare il papa, primo in quella dello scorso anno, che scivola in quarta posizione. I motivi per cui è stato scelto Tim Cook sono presto detti: con il suo arrivo, in Apple è arrivato uno stile di leadership sostanzialmente diverso, che mette più fiducia negli altri piuttosto che agire con impulsività e manipolare gli altri, caratteristiche principali del carattere del suo predecessore Steve Jobs.
Questo modo di operare ha portato risultati migliori, in quanto Apple è cresciuta al punto tale da diventare la società di maggior valore al mondo da quando è arrivato Tim Cook ha preso il comando (circa tre anni e mezzo fa). «Steve Jobs aveva la pelle dura» spiega Cook «era uno scudo per noi, il suo team esecutivo: questa è una di quelle cose che prima non avevo, ma che ho acquisito in questi ultimi anni occupando il suo posto». Il CEO di Apple ha comunque dovuto affrontare diverse sfide nel corso della sua leadership, e non saranno certo le ultime: basti ricordare il fallimentare lancio di Mappe, che sta recuperando terreno soltanto adesso, per non parlare delle vicende legate a GT Advanced ed al vetro zaffiro per il display di iPhone, oltre alla breve durata di John Browett come capo dei negozi Apple.
Secondo nella nuova classifica è invece Mario Draghi, economista, dirigente pubblico e banchiere italiano, attualmente presidente della Banca centrale europea; la medaglia di bronzo va invece a Xi Jinping, Presidente della Repubblica popolare cinese. Eccezion fatta per Tim Cook, gli altri volti noti nel settore della tecnologia sono in fondo alle classifiche: nello specifico, Bill Gates e Melinga Gates (oltre al resto rappresentati per il loro impegno umanitario) sono solo 18esimi, Mark Zuckerberg è invece in 25esima posizione.