Il CEO di Apple, Tim Cook, loda la scelta di Joe Biden in difesa del DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), contro la deportazione dei cosiddetti “dreamers”, persone arrivate negli Usa da bambini, programma che Donald Trump ha tentato di eliminare.
In una lettera a nome del Business Roundtable (un think tank di 200 CEO nordamericani), Cook ha lodato Biden per il provvedimento esecutivo che permette il mantenimento del DACA, voluto nel 2012 da Barack Obama, che consente agli immigrati irregolari, entrati da bambini negli USA, di evitare il rimpatrio e ricevere un permesso di lavoro o di studio biennale rinnovabile, indicata come una delle priorità di cui tenere conto entro i primi 100 giorni dell’amministrazione Biden.
“Per le nostre aziende, i Dreamers sono membri preziosi nella nostra squadra. Sono giovani che rappresentano il meglio del nostro paese, un posto dove gli individui, in tutta la nostra diversità, possono unirsi per realizzare il sogno americano e creare un futuro migliore per la prossima generazione”, ha scritto Cook (qui il testo completo). “Riconoscono l’America come casa e meritano la possibilità di perseguire le stesse possibilità che questa nazione ha a lungo incoraggiato”.
Cook, come accennato, fa parte del consiglio di amministrazione del Business Roundtable, organizzazione che include personalità quali Jeff Bezos di Amazon, Mary Barra di General Motors e Doug McMillon di Walmart, e che ha tra i suoi obbiettivi la creazione di valori, favorire l’economia statunitense e ampliare le opportunità per tutti gli americani attraverso eque politiche pubbliche.
A dicembre del 2017, Tim Cook e il CEO di Koch Industries, Charles Koch, avevano scritto un articolo di opinione per il Washington Post esortando il Congresso statunitense a pensare a una soluzione legislativa per proteggere le persone che lavorano negli USA grazie al DACA, “per portare certezza e sicurezza nella vite dei dreamers”, era scritto nella lettera. “Nessuna società può realmente prosperare quando una parte significativa dei suoi cittadini si sente minacciata o incapace di sfruttare appieno il proprio potenziale. Non si può neanche pensare di prosperare escludendo quanti vogliono fornire contribuiti positivi. Non è solo un nobile principio: è un concetto fondamentale, avvalorato dalla nostra storia nazionale”.