Il CEO di Apple Tim Cook ha partecipato a Good Morning America, programma televisivo statunitense mattutino, che va in onda sulla rete televisiva ABC. A poche ore dall’arrivo della versione definitiva di iOS 11, l’amministratore delegato di Apple ha parlato delle funzionalità di Realtà Aumentata integrate nel nuovo sistema operativo e anche… dello spirito di Steve Jobs.
Con la giornalista Robin Roberts, il CEO di Apple ha parlato di Realtà Aumentata e di ARKit, piattaforma che consente agli sviluppatori di sfruttare le più recenti tecnologie di computer vision per realizzare contenuti virtuali dettagliati da sovrapporre a scene reali per offrire esperienze di gioco interattive, esperienze di shopping più “coinvolgenti”, esperienze di design industriale e altro ancora.
Ancora una volta e più che mai Tim Cook sembra entusiasta delle possibilità offerte da tali tecnologie, spiegando che si tratta di qualcosa di “enorme” per l’ecosistema di iPhone e iPad, grazie alle quali gli utenti potranno vivere esperienze “incredibili”.
“È qualcosa di enorme” ha detto Cook, “perché per la prima volta centinaia di milioni di utenti potranno apprezzare le funzionalità di Realtà Aumentata. Una funzionalità che diventerà mainstream. Se avete un iPhone 6s o successivo, da oggi avrete la Realtà Aumentata a portata di mano”.
Roberts ha evidenziato che la Realtà Aumentata in realtà esiste da tempo, prima ancora che Apple implementasse funzionalità specifiche nel sistema operativo di iPad e iPhone ma il CEO di Apple ha spiegato che Apple ha reso semplice il lavoro per gli sviluppatori che ora hanno un riferimento comune, un punto di partenza da sfruttare per creare questo tipo di applicazioni, “rendendo semplice quello che prima era complesso” grazie all’aiuto del framework ARKit.
Cook ha portato la discussione su iOS 11, affermando che, in virtù di ARKit, oggi 19 settembre 2017, sarà un giorno da ricordare. “Vogliamo che tutti possano usare la Realtà Aumentata, abbiamo semplificato il lavoro degli sviluppatori rendendo facile convertire applicazioni in esperienze di Realtà Aumentata. Ciò che rende veramente diverso il lavoro di Apple è che, in un giorno, rendiamo disponibile l’AR per centinaia di milioni di persone. Accadrà tutto fra poche ore.
Nell’intervista si è parlato anche di iPhone X e del sistema di riconoscimento del voloi. Cook ha spiegato che non esistono problemi di privacy e sicurezza per gli utenti. “Memorizzati i dettagli sul volto, questi rimangono sul telefono. Apple non ha questi dati” ha spiegato ancora, evidenziando che questi elementi sono accessibili solo dai proprietari dei dispositivi che accedono al dispositivo. “Siamo molto protettivi per quanto riguarda i dati dei nostri utenti. Crediamo che la privacy sia molto importante in questo mondo: esistono hacker che dappertutto cercano di rubare informazioni. Vogliamo che tali dati siano vostri, non nostri”.
Per quanto riguarda l’immancabile domanda sul prezzo di iPhone X, Cook ha spiegato che questo è proporzionato alla tecnologia offerta e che molti utenti acquistano il telefono con i contratti degli operatori o dopo aver venduto a buon prezzo il precedente modello o, ancora, che per molti è un investimento a lungo termine. “Se guardiamo gli smartphone e iPhone in particolare, è diventato un oggetto essenziale nella nostra vita; la gente vuole che faccia sempre di più e per questo integriamo in esso sempre più nuove tecnologie”.
Cook ha parlato anche dell’emozione provata nel trovarsi per la prima volta sul palco dello Steve Jobs Theater all’Apple Park, spiegando di avere sentito in qualche modo la presenza del co-fondatore di Apple. Il DNA di Jobs, secondo Cook, è sempre fortemente radicato nella Mela.