Il CEO di Apple Tim Cook è stato recentemente intervistato da Rebecca Kahn, una studentessa dell’ultimo anno delle superiori, e la conversazione riportata sul sito web del National Center for Women & Information Technology (NCWIT) come parte di “Innovator to Innovator”. Si tratta di un programma per celebrare l’imminente 2018 Aspirations in Computing Awards, riconoscimenti offerti a ragazze e donne impegnate a vario titolo in settori tecnologici che prevedono incoraggiamento e visibilità per i loro risultati nelle scuole superiori, nei college e nel mondo del lavoro.
Kahn ha spiegato di avere inviato una mail al CEO di Apple dopo avere ricevuto l’incarico di intervistare una persona legata al mondo della tecnologia seguendo il corso di informatica della Porter-Gaud School di Charleston (South Carolina). Non si aspettava una risposta ma Cook ha letto la mail e accordato l’intervista via telefono.
Nell’intervista sono stati affrontati vari argomenti, inclusi quelli di cui Cook ama parlare sempre, come ad esempio l’importanza di imparare a sviluppare anche da piccoli, l’importanza di avere più donne con incarichi di comando nel mondo dell’IT e la necessità per le aziende di trattare tutti con “dignità e rispetto”. Ma nella breve intervista traspare ancora una volta la visione di vita e di lavoro di Tim Cook, il perseguimento di un fine superiore a cui singole persone e aziende devono sempre puntare, superando difficoltà e anche fallimenti.
L’amministratore delegato di Cupertino ha detto che suo obiettivo di vita è “lavorare per un fine superiore”, qualcosa che vede come la sua stella polare, un obiettivo che ha condizionato il suo tempo trascorso in Apple.
“Apple è impegnata a fare poche cose ma le poche cose che facciamo vogliano che siano le migliori del mondo” ha detto ancora Cook. “Crediamo che questo faccia una notevole differenza rispetto a concentrarsi per ottenere solo il massimo vantaggio”. Per quanto riguarda i fallimenti, Cook dice di vederli come insegnamenti da evitare di ripetere; quando si sente scoraggiato ripete a se stesso di guardare la stella polare e continuare ad andare avanti, perché “sarebbe peggio fallire e mollare. “Il fallimento è solo temporaneo, ma mollare è qualcosa di eterno”.
Parlando di donne, Cook ha riferito che sono varie quelle che ammira o ha ammirato. Considera ad esempio Angela Merkel una leader fenomenale non solo della Germania ma del mondo; ha recentemente incontrato Lori Robinson, prima comandante donna ai vertici della difesa USA ed è rimasto molto colpito da lei, una donna che è un esempio di umanità e umiltà. Come uomo del sud, Cook ha ricordato Rosa Parks, una attivista statunitense figura simbolo del movimento per i diritti civili. Cook dice ancora di avere grande ammirazione per le giovani generazioni immaginando che queste più di qualsiasi altra nella storia, consentirà di migliorare la vita di tutti.
L’intervista completa si trova a questo indirizzo.